Sulle tracce di mio padre

Presentazione del libro di Diego Franzoni

Conduce

Giancarlo Trapanese
giornalista e scrittore

Interverranno

Catia Scisciani
curatrice del libro

Don Giovanni Rossi
alunno di scuola di Renzo Franzoni

È un vero peccato che un capolavoro filmografico interpretato da due autentici miti del cinema italiano come Alberto Sordi e Carlo Verdone abbia avuto per titolo "In viaggio con papà", un inno alla comicità che però ha quasi annullato la potenza intrinseca che tale frase porta con sé riferendosi a contesti più ampi e profondi.
Il libro "Sulle tracce di mio padre" è racchiuso non solo nelle sue pagine ma anche, in particolare, nel suo sottotitolo "Viaggio tra ecologia, Europa ed emozioni".
Si tratta di un continuo alternarsi nel racconto, del viaggio precedentemente effettuato dal padre per nobilissimi motivi con quello del figlio che, in qualche modo, si è sentito spinto ad emularlo, fino ad arrivare a un emozionante incontro finale che consentirà la comunione di due anime affini.
Degni di nota alcuni passaggi. Il ricordo delle note di una canzone dei New Trolls. La descrizione della città di Ancona negli anni '50. Festeggiare col pugno alzato ogni cento chilometri percorsi. Lo schiocco di un timbro che ricorda il nome di un paese tedesco da poco attraversato. Un pensiero agli amici di sempre che in tal modo ti fanno compagnia. Il fiero motto "never give up". La ricchezza del "turismo di corsa". L'armadietto sui bordi della strada pieno di libri a favorire liberi scambi di cultura.
Una storia comprensiva anche di alcune piccole sviste (determinate certo dalla fretta di fissare su carta pensieri e fatti che si ha paura di veder sfuggire dalla mente) che la rendono, però, più coinvolgente e viva, visto che in ogni pagina dello scritto è presente ed evidente l'amorevole sentimento che unisce un padre ad un figlio rendendo così quel legame eterno.
Un gradevolissimo diario di viaggio scritto con amore dall'autore che, dopo essere partito "in solitaria", ha presto incontrato chi finalmente è riuscito ad entrare in connessione con lui per rimanerci, ora, per sempre. 
Forse, nel viaggio di ritorno, lo scooter sarà sembrato, chissà, anche un po' più pesante, ma l'anima dell'autore sarà stata senz'altro più leggera e consapevole.
Leggendo le pagine di questo libro, abbiamo avuto la possibilità di conoscere un uomo di nobili sentimenti che ha trascorso la vita anche sporcandosi le mani nell'attuarli, oltre che nell'esporli!

Andrea Lo vasto
Giornalista, scrittore

Sulle tracce di mio padre

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