Regolamento dei servizi educativi per la prima infanzia (bambini da zero a tre anni)

Approvato con delibera Consiglio Comunale n. 127 del 30/06/2005 - Modificato con delibera di Consiglio Comunale n. 58 del 20/03/2012

Titolo I
ISTITUZIONE E FINALITA’ DEI SERVIZI PER LA PRIMA INFANZIA

Art. 1
Indirizzi generali

Tenuto conto che la Legge Regionale n. 9 del 2003 pone in capo ai Comuni la responsabilità di autorizzare e di accreditare i servizi per l’infanzia sia a gestione pubblica che privata:
L’Amministrazione Comunale di Jesi istituisce e gestisce i propri Servizi Educativi per l’infanzia in modo tale che costituiscano, insieme a quelli privati, un “sistema” orientato a leggere e rispondere in chiave diversificata, alla espressione dei bisogni da parte delle famiglie.
I Servizi Educativi per l’infanzia di Jesi costituiscono una rete di opportunità educative e sociali che favoriscono, in stretta integrazione con le famiglie, l’armonico sviluppo psicofisico e sociale ed il pieno sviluppo della personalità delle bambine e dei bambini.
I Servizi Educativi per l’infanzia di Jesi promuovono la realizzazione di politiche di prevenzione e recupero del disagio fisico, psicologico e sociale in comunicazione con le altre istituzioni educative sanitarie e scolastiche presenti sul territorio.
I Servizi Educativi per l’infanzia del Comune di Jesi sono luoghi di elaborazione e diffusione di un’aggiornata cultura dell’infanzia.

Titolo II
TIPOLOGIE E ORGANIZZAZIONE

Art. 2
Definizione dei servizi
I Servizi per la prima infanzia (da 0 a 3 anni) di Jesi si distinguono in due categorie:
Servizi Tradizionali: - Asili nido
Servizi Integrativi:
- Centri per l’Infanzia
- Spazi per bambini/e e famiglie.
I Servizi Integrativi sono volti a garantire ulteriori risposte flessibili, complementari e differenziate alle esigenze dei bambini e delle famiglie, attraverso soluzioni diversificate, sul piano strutturale e organizzativo.

Art. 3
Orari e condizioni di utilizzo dei servizi

Gli asili nido di Jesi aprono:

  • per l’anno educativo da settembre a giugno, secondo un calendario stabilito annualmente;
  • per il servizio estivo nel mese di luglio.

L’organizzazione dei servizi e degli orari viene stabilita annualmente sulla base delle esigenze degli utenti ed approvata come atto di indirizzo gestionale da parte della Giunta comunale.

Art. 4
La salute del bambino

Nelle comunità di bambini piccoli, la prevenzione e la tutela della salute dei singoli bambini e del gruppo sono indispensabili al loro benessere.
Perciò è necessario presentare al momento della ammissione al nido la certificazione delle vaccinazioni e un certificato che attesti lo stato di salute da parte del pediatra di famiglia o della A.S.L.
In seguito ad assenze per malattie per più di quattro giorni ed a malattie esantematiche e/o patologie che possono essere trasmesse alla comunità infantile, il bambino sarà riammesso al nido dietro presentazione del certificato medico.
E’ a disposizione dei nidi comunali un pediatra che, partecipando alla vita del nido, avrà compiti di prevenzione sanitaria e consiglierà educatori e genitori sul benessere fisico dei bambini.
In caso di necessità di visita pediatrica si soffermerà con i bambini per giocare con loro, sdrammatizzando la figura classica del dottore con tutte le paure che essa comporta per il bambino.
Le educatrici somministrano ai bambini medicinali solo in caso di patologie croniche, documentate da certificato medico.
Le eccezioni vanno concordate di volta in volta, per iscritto, con le famiglie.
In caso di incidente e/o grave malore del bambino al nido, le educatrici si occupano del primo soccorso e possono trasportare anche con mezzo proprio il bambino al più vicino pronto soccorso, preoccupandosi di informare i genitori quanto prima. Ogni nido ha indicazioni scritte e numeri di telefono per intervenire in eventuali casi di emergenza.

Art. 5
Frequenza, assenze, uscita dei bambini dai servizi

E’ opportuno che il bambino frequenti regolarmente, per favorire una continuità di rapporto con le educatrici e gli altri bambini e per fruire regolarmente delle offerte educative.
Le assenze per malattia non possono superare i due mesi e devono essere giustificate da certificato medico. In tale periodo, per il mantenimento del posto al nido, dovrà comunque essere corrisposta la quota fissa mensile.
Assenze diverse, superiori alla settimana e comunque non oltre il mese, dovranno essere autorizzate dal Coordinamento Tecnico Pedagogico. In tale periodo, per il mantenimento del posto, dovrà comunque essere corrisposta la quota fissa mensile.
Qualora i genitori non possano andare personalmente a riprendere il bambino, possono delegare, attraverso sottoscrizione di apposito modulo predisposto dall’ufficio, altre persone di loro fiducia. Si precisa che il bambino non potrà comunque essere consegnato a minori di anni 18, anche se appartenenti alla famiglia.

A) GLI ASILI NIDO

Art. 6
Cos’è il nido e che cosa offre

L’asilo-nido è un servizio socio educativo che accoglie bambini dai 3 mesi ai 3 anni.
Ha il compito di affiancare la famiglia nel percorso di crescita del bambino, garantendo un ambiente sereno e stimolante, tale da favorire il desiderio di conoscere, esplorare, giocare e stare con gli altri bambini.
L’asilo-nido e’ un luogo di educazione dei bambini e delle bambine.
Il nido privilegia un lavoro per piccoli gruppi, con l’educatore come figura stabile di riferimento per i bambini e le bambine e per le famiglie e sono organizzati in sezioni.
La sezione rappresenta l’unità minima del nido e può essere organizzata in base a criteri relativi all’omogeneità dell’età e allo sviluppo globale dei bambini e delle bambine o alla loro eterogeneità, secondo le scelte pedagogiche e la specifica progettazione educativa.
Gli spazi dei nidi destinati ai bambini/e sono distribuiti in idonei locali unici o separati adibiti a:

  • attività educative e ludiche individuali e di gruppo;
  • pranzo;
  • riposo.

La stimolazione delle potenzialità conoscitive dei bambini dai 3 mesi ai 3 anni si compie attraverso l’offerta di un ambiente fisico, sociale e relazionale che renda possibile l’attivazione delle competenze cognitive, affettive e motorie di ogni bambino:

  • l’organizzazione degli spazi, degli arredi e i materiali a disposizione dei bambini, consentono un grado appropriato di autonomia a seconda della fascia d’età e rendono possibili tante esperienze di gioco e di apprendimento;
  • le “cure di routine”, cioè il pasto, il cambio e il riposo sono occasioni di intenso scambio affettivo e d’incoraggiamento al “provare a fare da soli”;
  • al nido l’organizzazione di attività in piccolo gruppo aiuta il bambino a fare, parlare creare e avere scambi sociali positivi con gli altri bambini.

Al nido si è attenti al delicato equilibrio tra il bisogno del bambino di esplorare il mondo da solo e il bisogno di aiuto ed intervento dell’adulto.

Art. 7
Per entrare al nido: modalità d’accesso

Gli asili nido di Jesi favoriscono in particolare l’inserimento e l’integrazione di bambini disabili o in situazione di svantaggio socio-culturale e psicologico.
L’ammissione al nido avviene presentando domanda all’Ufficio asili-nido nei tempi e nei modi indicati dall’apposito bando cittadino.
Il Comune stabilisce le modalità e i tempi di ammissione dei bambini.
I criteri della graduatoria, nell’ottica della massima trasparenza, verranno comunicati e illustrati ai genitori al momento della domanda.
In caso di domande in eccesso, verrà compilata una lista d’attesa, cui si attingerà durante l’anno, in caso di liberazione di posti per rinunce volontarie.
I genitori invitati due volte all’inserimento devono motivare il rimando dell’ammissione del bambino; in caso contrario, saranno considerati rinunciatari al posto.

Art. 8
I primi giorni al nido: l’ambientamento

L’ambientamento indica l’avvio alla nuova vita di relazione del bambino nel nido.
Data la delicatezza di questo momento, genitore e bambino, nei primi giorni dell’ammissione, si fermeranno insieme al nido. Il bambino ha così modo di conoscere con gradualità, tranquillità e sicurezza, l’ambiente e le persone nuove.
Prima dell’arrivo della coppia adulto-bambino, in un incontro di inizio d’anno, tra le educatrici e le famiglie dei bimbi ammessi, in ogni nido verranno presentate in maniera approfondita le modalità e il significato dell’ambientamento, le condizioni e i tempi più favorevoli, le possibili reazioni dei bambini, i comportamenti più appropriati.
Per vivere il più serenamente e consapevolmente possibile l’avvio di questa nuova esperienza di vita e di crescita insieme al proprio bambino, ogni famiglia avrà la possibilità, in un colloquio individuale con le educatrici della sezione, di scambiare conoscenze e informazioni più specifiche e avviare un rapporto più profondo e personale.

Art. 9
Mangiare al nido

Al nido i pasti del bambino sono: una piccola colazione, il pranzo e la merenda.
Il menù è studiato da esperti per rispondere al meglio alle necessità nutrizionali e alle richieste alimentari dei bambini, fino a tre anni.
I pasti sono preparati direttamente al nido e si svolgono in un’atmosfera calma e rilassata di piccolo gruppo; gli educatori siedono con i bambini, parlano con loro e creano una divertente occasione per socializzare, apprendere e incoraggiare l’autonomia.
Si cerca di soddisfare i bisogni individuali e di venire incontro alle necessità particolari dei bambini. L’attenzione alle condizioni igieniche della preparazione del cibo e quando il cibo viene servito ai bambini è continua.
I genitori possono richiedere la tabella dietetica e parlare con la cuoca che è a disposizione, per dare e avere informazioni.
E’ garantito il rispetto delle abitudini alimentari religiose delle famiglie.
Se singoli bambini presentano intolleranze alimentari, verranno seguite le prescrizioni pediatriche e garantite diete particolari.
I menù sono affissi quotidianamente all’entrata del nido, gli educatori sono a disposizione dei genitori per stabilire buone abitudini alimentari e discutere con loro qualsiasi problema individuale legato alla alimentazione.

B) I CENTRI PER L’INFANZIA

Art. 10
Finalità del Servizio

I Centri per l’infanzia sono servizi che offrono risposte diversificate alla molteplicità dei bisogni espressi dalle famiglie che non utilizzano l’asilo nido.
I Centri forniscono ai bambini occasioni culturali e ludiche e pari opportunità nello sviluppo.
Analizzando le attuali condizioni di vita dell’infanzia, è necessario prendere in considerazione la crescente frammentarietà delle relazioni tra bambini e la scarsità di spazi di gioco e socializzazione.
Il Comune pertanto intende promuovere con l’avvio dei Centri per l’Infanzia, una diversa cultura dell’infanzia, offrendo ai bambini “un luogo educativo” dove fare esperienze diverse, condividendo con i pari situazioni di gioco, scoperta, socializzazione, che sostengono la formazione della loro identità e la scoperta del sé.
I Centri per l’Infanzia svolgono le funzioni previste per il nido in forma più flessibile ed articolata, con orari, modalità organizzative e di accesso tali da consentire alle famiglie maggiori opzioni, quali frequenze diversificate e fruizioni parziali e temporanee.
I Centri per l’infanzia privilegiano un lavoro per piccolo gruppi di bambini/e con l’educatore come figura stabile di riferimento per i bambini/e e le famiglie.
Le attività sono organizzate in maniera flessibile tenendo conto dei bisogni dell’utenza, dei diritti dei bambini e delle bambine.

Art. 11
Ambientamento

Il progetti educativi dei Centri per l’infanzia garantiscono, in relazione ai processi attivati nelle fasi di ambientamento del bambino:
- gradualità nei tempi del distacco;
- attenzione alla dimensione numerica del gruppo che condivide l’esperienza;
- una stretta relazione con i genitori nel primo periodo di frequenza;
- l’osservazione e documentazione dei percorsi di ambientamento dei bambini.

Art. 12
Organizzazione degli spazi e materiali

Lo spazio e l’organizzazione ambientale sono considerati elementi fondamentali del Progetto del servizio, in quanto influenzano in maniera determinante la qualità delle relazioni e delle esperienze che avvengono al suo interno.
L’organizzazione dello spazio permette e facilita l’esperienza del piccolo gruppo.
Lo spazio e i materiali riflettono con chiarezza le proposte ludico educative in modo da farsi conoscere e usare dai bambini attraverso la visibilità di oggetti materiali.
Lo spazio è a misura di bambini e adulti, senza appiattimenti in un senso o nell’altro.

Art. 13
Formazione dei gruppi

Il gruppo di riferimento va considerato l’unità organizzativa prioritaria, intesa come contesto che consente di sviluppare le potenzialità dei bambini.
La costituzione di gruppi o sottogruppi omogenei o misti per età, è subordinata a progetti mirati, studiati sulla base dell’evoluzione graduale delle competenze.
L’organizzazione di gruppi di riferimento prevalentemente stabili nel tempo garantisce la coerenza e la continuità dell’esperienza dei bambini.
Il dimensionamento ottimale dei gruppi è determinato in relazione all’età dei bambini.

Art. 14
Proposte ludico educative

I Centri per l’Infanzia, in sintonia e continuità con la cultura del nido, si configura come una realtà ludico-educativa, al cui interno gli educatori sono chiamati a progettare e mantenere un ambiente “sicuro” e “stimolante”. Un ambiente atto a sviluppare abilità motorie e competenze cognitive, ma anche sociali e creative, fornendo una guida allo sviluppo emotivo del bambino e curando le interazioni tra adulti e bambini e bambini-bambini.

Art. 15
La partecipazione delle famiglie

I Centri per l’Infanzia, come il Nido d’Infanzia, offre spazi ed esperienze di socialità e di scambio tra genitori e educatori-genitori.
Attraverso varie tipologie di incontro favorisce sia una reale partecipazione delle famiglie alla vita del Servizio, sia un supporto alle funzioni di cura dei figli e allo sviluppo della competenza genitoriale.

C) SPAZI PER BAMBINI/E E FAMIGLIE

Art. 16
Un servizio per bambini e genitori

Il Tempo per le Famiglie “GIROTONDO INSIEME” è un servizio per bambini fino a 3 anni, caratterizzato dalla contemporanea presenza dei loro familiari.
Lo scopo del servizio è quello di evitare che i bambini fino ai 3 anni, che non frequentano altri servizi educativi, trascorrano le loro giornate sempre in casa, a contatto con un’unica figura adulta e sempre più raramente in compagnia di altri bambini di pari età. Tale isolamento, crescente nella società attuale, costringe l’adulto e il bambino ad una relazione che, inevitabilmente, tende a farsi molto stretta ed isolata, senza la possibilità di condividere e comunicare con altri la ricchezza della propria esperienza. Per questo le famiglie con bambini piccoli esprimono nuovi bisogni ed i padri e le madri hanno necessità di spazi comuni per confrontarsi, condividere ed elaborare risposte ai nuovi problemi posti dall’esperienza “genitoriale”.
Il servizio “il tempo per le famiglie” è attivato di norma da ottobre a maggio ed è previsto nei pomeriggi.

Art. 17
Frequenza, assenze

Il servizio Tempo per le Famiglie “GIROTONDO INSIEME” è un servizio flessibile, pertanto possono verificarsi anche assenze intemittenti.
Il posto assegnato alle coppie adulto/bambino per le 2 o 1 giornata settimanale, verrà mantenuto fino alla eventuale rinuncia scritta.
La quota fissa mensile di pagamento dovrà comunque essere corrisposta.

Titolo III
L’ORGANIZZAZIONE GESTIONALE DELLE STRUTTURE

Art. 18
Ricettività dei servizi

L’Amministrazione determina annualmente la ricettività dei singoli servizi e l’assegnazione del personale ai medesimi, nel rispetto del criterio generale della continuità.
La ricettività dei singoli servizi è commisurata ai valori di rapporto spazio/bambini previsti dalle vigenti norme e calcolati sulle quote di frequenza massima, nonché al rispetto del rapporto personale bambini.

Art. 19
Organizzazione del lavoro

Il personale – educativo e ausiliario – è assegnato ai singoli servizi nel rispetto delle normative legislative e contrattuali in materia di rapporto numerico personale/bambini, tenendo conto del complessivo orario di apertura e dell’articolazione dei turni.

A) IL COORDINAMENTO TECNICO PEDAGOGICO

Art. 20
Direzione e supporto tecnico-pedagogico per i servizi

Il Coordinamento tecnico pedagogico per i servizi all’infanzia è formato dal responsabile delle attività educative e da un coordinatore pedagogico/gestionale; se presente ne fa parte di diritto anche l’eventuale pedagogista consulente.

Art. 21
Compiti del Coordinamento

Cura l’unitarietà, la coerenza e la continuità degli interventi; verifica la loro efficacia anche nella direzione di ottimizzare, nell’ambito di parametri di qualità, l’impiego razionale delle risorse;
E’ responsabile della realtà organizzativo-gestionale dei servizi comunali dell’infanzia effettuando un lavoro di progettazione, controllo ed analisi costante della qualità ed efficienza dei servizi pubblici e, in caso, convenzionati;
Collabora alla definizione del programma di attuazione dei servizi, tenendo conto di quanto previsto dal piano di zona di cui all’art.19, comma 1, della legge 328/2000 e delle risorse finanziarie disponibili;
Collabora alla definizione degli orari di apertura dei servizi, delle forme di partecipazione degli stessi, dei criteri di accesso e del loro utilizzo;
Collabora alla definizione delle modalità di gestione ed al concorso della spesa da parte degli utenti;
Supporta il personale dei servizi nella progettazione e nella realizzazione degli interventi educativi e ne verifica i risultati;
Effettua il sostegno professionale alla attività degli educatori e avvia iniziative di sperimentazione;
Promuove il confronto con le famiglie e predispone i piani di formazione del personale;
Organizza e segue l’aggiornamento degli educatori in un’ottica di formazione permanente ;
Cura l’aspetto della documentazione elaborata all’interno dei servizi;
Garantisce il raccordo tra i diversi servizi per l’infanzia e altre realtà educative e sanitarie del territorio.

B) ORGANIZZAZIONE INTERNA AI SERVIZI

Art. 22
Il Collettivo

Il personale, educativo e non, assegnato ad ogni singolo servizio si identifica con un Collettivo.
Il Collettivo si organizza secondo il principio della collegialità, elabora i programmi di lavoro e ne garantisce la realizzazione, la verifica e la documentazione, nonché il loro continuo aggiornamento, nell’ambito delle linee di indirizzo generale dell’Amministrazione.
Caratterizza il lavoro del collettivo un forte impegno non solo nel lavoro con i bambini, ma anche con le loro famiglie.

Art. 23
Referente di struttura

La Referente di struttura è un’educatrice scelta dal Collettivo del personale con rotazione annuale. Alla Referente vengono affidate semplici funzioni di coordinamento ed organizzazione quotidiana interna alla struttura stessa.
In caso di necessità ed urgenza, assume iniziative volte a garantire la sicurezza e l’efficienza del servizio.
La Referente di struttura non è esonerata dai normali compiti di educatrice.
L’Amministrazione Comunale ed il Coordinamento tecnico pedagogico fanno riferimento a Lei per qualsiasi problema o informazione di servizio. La referente provvede a convocare le assemblee dei genitori come da regolamento, attraverso comunicazione verbale individuale ed avviso scritto affisso all’albo della struttura educativa di riferimento e trasmesso all’ufficio comunale con successivo verbale.

Art. 24
Il personale educativo

Collaborando con la referente di struttura, le educatrici garantiscono un raccordo continuo con le famiglie.
Promuovono la partecipazione delle famiglie alle attività e alla vita dei servizi organizzando allo scopo un programma organico e coerente di situazioni d’incontro (colloqui, incontri di piccolo gruppo o di sezione, assemblee, laboratori con i genitori, feste, ecc.) che si svolgono con regolarità nel corso dell’anno scolastico.

Art. 25
Il personale ausiliario

Gli operatori dei servizi educativi per l’infanzia collaborano con il personale educativo nelle attività di laboratorio e nelle fasce orarie di ingresso, pranzo ed uscita dei bambini.

Art. 26
L’aggiornamento professionale

L’orario di lavoro del personale educativo prevede la disponibilità di un monte ore annuale per attività di programmazione, gestione sociale ed aggiornamento.
L’orario di lavoro del personale ausiliario prevede altresì che un’ora di servizio settimanale venga destinata alla costituzione di un monte ore annuale da utilizzare per la formazione e l’aggiornamento professionale.
Il Coordinamento tecnico pedagogico provvede ad organizzare forme di aggiornamento da destinare agli operatori dei servizi educativi per l’infanzia.
L’eventuale svolgimento dei progetti rientra nell’uso del monte ore annuale previsto per la programmazione, la gestione sociale e l’aggiornamento.

C) LA PARTECIPAZIONE DELLE FAMIGLIE ALLA GESTIONE

Art. 27
Principi generali

I Servizi per l’infanzia di Jesi valorizzano il ruolo delle famiglie come soggetti attivi, garantendo loro la massima informazione sulla gestione e la più ampia partecipazione.
Sia i servizi tradizionali che quelli integrativi, offrono occasioni di incontro ai genitori, organizzando momenti di confronto sulla vita dei servizi educativi della prima infanzia e su argomenti che riguardano l’essere genitori e i rapporti con i propri figli. I Servizi per l’Infanzia sono infatti l’ambito privilegiato dove la “genitorialità” e l’educazione dei bambini, si trovano ad essere una questione non privata ma sociale.
I nidi e gli altri servizi sono “aperti” a raccontare se stessi e a porsi come luogo di scambio tra gruppi di genitori, sul “chi è il bambino piccolo” e sugli “stili educativi” di ognuno.
In particolare il “tempo per le famiglie” è un luogo specifico dove i genitori hanno la possibilità di momenti di gioco, di condividere ed elaborare gli atteggiamenti educativi all’interno di gruppi di discussione tra genitori.

Art. 28
Il Consiglio per la gestione della rete dei Servizi per l’infanzia

Nei servizi educativi per l’infanzia di Jesi è istituito un Consiglio di Gestione che ha come propria finalità la promozione della partecipazione delle famiglie alla vita dei Servizi Educativi per l’infanzia.
I servizi educativi per l’infanzia che operano nel nostro territorio si differenziano sul piano gestionale.
La rete dei servizi autorizzati comprende infatti strutture a gestione pubblica ed altre accreditate.
Il Consiglio per la gestione della rete dei Servizi per l’infanzia si propone quale garante dell’unitarietà di obiettivi ed omogeneità qualitativa delle singole offerte educative.

Art. 29
Composizione
Il Consiglio dei Servizi per l’Infanzia è così composto:

  • Un genitore per ciascuna struttura educativa (attualmente 3 per gli asili-nido, 4 per i centri per l’infanzia, 1 per lo spazio per bambini/e e per le famiglie)
  • Un rappresentante di ciascuna circoscrizione.
  • 2 tecnici – rappresentati dal coordinamento tecnico pedagogico dei Servizi per l’infanzia.
  • L’assessore pro tempore.

Nella prima riunione, il Consiglio elegge il Presidente.
Il Consiglio si riunisce almeno una volta l’anno.

Art. 30
Durata

Il Consiglio dei Servizi per l’Infanzia resta in carica per 3 anni. In corso di validità è prevista la surroga dei genitori i cui figli abbiano terminato di frequentare i servizi, o di altri membri comunque decaduti, con determinazione del Responsabile dei Servizi educativi.

Art. 31
L’Assemblea dei genitori

In ciascuna struttura educativa si riunisce almeno due volte l’anno l’assemblea dei genitori.
L’Assemblea dei genitori ha la finalità di interagire con gli educatori per organizzare iniziative, valorizzare l’attività e quant’altro necessario al corretto andamento della struttura
Nella prima riunione, che sarà convocata prima dell’inizio di ciascun anno educativo, sarà nominato il rappresentante dei genitori al Consiglio per la gestione della rete dei servizi per la prima infanzia.

Titolo IV
CRITERI PER LA FORMAZIONE DELLA GRADUATORIA DI ACCESSO AI SERVIZI EDUCATIVI DELLA PRIMA INFANZIA

Art. 32
Diritto all’ammissione

Possono esser ammessi ai servizi educativi per l’infanzia tutti i bambini residenti nel comune di Jesi.
L’ammissione di bambini residenti in altri comuni è possibile solo in caso di convenzione con gli stessi.
I bambini già frequentanti i servizi educativi nell’anno scolastico precedente, hanno diritto di precedenza nell’accesso al servizio per quello successivo. In particolare, viene loro accordata la precedenza nell’eventuale cambio di servizio o di tipologia. Tale diritto non è automatico ma sottoposto alla presentazione di una domanda di riconferma.

Art. 33
Termini per la costituzione delle graduatorie di ammissione

Annualmente vengono aperte le iscrizioni con appositi bandi pubblici.
Le domande d’iscrizione vanno inoltrate utilizzando appositi moduli predisposti dall’Amministrazione e nei quali sono fornite indicazioni sulle documentazioni e certificazioni richieste.

Art. 34
Formazione delle graduatorie

Le graduatorie di ammissione ai servizi vengono formate annualmente. Sono predisposte per ogni struttura secondo le diverse fasce di età in cui si articola lo svolgimento del servizio all’interno della struttura stessa.
Le graduatorie sono predisposte secondo i criteri di cui al successivo art. 35, a cura del coordinamento tecnico pedagogico.
Le graduatorie provvisorie vengono rese pubbliche attraverso la rete civica. Entro i 30 giorni successivi alla pubblicazione potranno essere presentati i ricorsi, esaminati i quali, si darà luogo alle stesure delle graduatorie definitive.
Le graduatorie vengono approvate con Determina dirigenziale.

Art. 35
Punteggi e criteri di priorità

a) ASILI-NIDO E CENTRI PER L’INFANZIA

Ammissione con priorità assoluta

  • Bambini con handicap o grave disagio socio-psicologico del nucleo familiare (certificazione richiesta: relazione del pediatra o riconoscimento Legge 104/92 o relazione dei servizi sociali).
  • Condizione di orfano di uno o entrambi i genitori (certificazione richiesta: dichiarazione del genitore o di chi ne fa le veci).
  • Condizione di ragazza madre (riconoscimento del bambino da parte della sola madre)

Ammissione con graduatorie

Punteggi assegnati

Punteggio complessivo 50 punti così ripartiti:

1) Provenienza dalla lista d’attesa dell’anno precedente attribuzione: 2 punti
2) Per particolari situazioni familiari massimo: 18 punti
3) Per il numero dei figli massimo: 10 punti
4) Per l’impegno lavorativo dei genitori massimo: 20 punti

1) Per particolari situazioni familiari (TETTO MAX 18)

  • Presenza di un unico genitore che si occupa del figlio all’interno del nucleo familiare (certificazione richiesta per stato di abbandono: relazione dei servizi sociali)
  • Genitori separati o divorziati (certificazione richiesta: dichiarazione da parte del genitore degli estremi della sentenza di separazione o divorzio, passibile di verifica e controllo da parte comunale)
    Punti 18

Nucleo familiare senza alcun sostegno parentale a Jesi (certificazione richiesta: autocertificazione su apposito modulo predisposto dall’ufficio)
Punti 3

2) Per il numero dei figli (TETTO MAX 10)

  • 2 figli: Punti 3
  • 3 figli: Punti 5
  • 4 figli: Punti 7
  • più di 4 figli: Punti 9
  • iscrizione di figli gemelli: 1 Punto in più
    (certificazione richiesta: autocertificazione dello stato di famiglia)

3) Per l’impegno lavorativo dei genitori (*) (TETTO MAX 20)

  • Genitori entrambi lavoratori a tempo pieno(1): Punti 20
  • Genitori di cui uno lavoratore a tempo pieno e l’altro a tempo parziale (orario pari o superiore alle 20 ore )(1): Punti 18
  • Genitori di cui uno lavoratore a tempo pieno e l’altro a tempo parziale o lavoratore precario (orario inferiore alle 20 ore) (1): Punti 16
  • Genitori entrambi lavoratori a tempo parziale o lavoratori precari (orario inferiore alle 20 ore ) (1): Punti 14
  • Genitori di cui uno lavoratore (tempo pieno, parziale o precario) e l’altro non occupato: Punti 8
  • Genitori studenti non lavoratori(2): Punti 8
  • Genitori entrambi non occupati: Punti 4

(1) documentazione richiesta : autocertificazione orario di lavoro
(2) documentazione richiesta : autocertificazione dell’iscrizione ad un corso regolare di studio con menzione degli esami sostenuti

A parità di punteggio, la precedenza viene accordata in base alla data di nascita, partendo dal più grande per ciascuna graduatoria ( piccoli 0/12 mesi e medi/grandi 13/36 mesi).

(*) Nel caso di presenza di un solo genitore verranno attribuiti i medesimi punteggi previsti per la coppia.

b) TEMPO PER FAMIGLIE “GIROTONDO INSIEME”

Criteri di ammissione
In caso di esubero rispetto ai posti disponibili saranno seguiti i sotto indicati criteri di priorità:

  • Coppie adulto-bambini frequentanti dall’anno precedente che rinnovano entro giugno l’iscrizione;
  • Coppie adulto-bambini in situazione di difficoltà relazionali o a rischio sociale e psicologico (anche su segnalazione della ASL e degli altri presidi socio-sanitari del territorio);
  • Data di presentazione della domanda; a parità di data entra il bambino con l’età più elevata.

Titolo V
TARIFFE E PAGAMENTO DEL SERVIZIO

Art. 36
Tariffe
Le tariffe vengono stabilite annualmente dall’Amministrazione Comunale e si basano su fasce di reddito.
Per l’applicazione della fascia di reddito di competenza viene richiesta la dichiarazione ISEE.
Controlli a campione sulla veridicità delle dichiarazioni saranno effettuati con la collaborazione della Guardia di Finanza.
A chi non dichiarerà i propri redditi verrà automaticamente attribuita la tariffa più elevata.
La tariffa è costituita da una quota fissa mensile e da una quota giornaliera di presenza.
La quota mensile dovrà essere corrisposta indipendentemente dalle presenze.
Il primo mese di ammissione del bambino è prevista solamente una quota giornaliera di pagamento, suddivisa per fasce di reddito.
Per famiglie con almeno 4 figli è previsto lo sgravio di una quota fissa mensile. Nel caso di frequenza di servizi diversi, la più alta.
Riduzioni tariffarie della quota fissa, proporzionate al tempo effettivo di erogazione del servizio, sono previste per i mesi di settembre e/o giugno.

Art. 37
Modalità di Pagamento

L’Ufficio Tariffe dei Servizi Educativi provvederà ad inviare mensilmente, tramite Postel, il bollettino di conto corrente postale per il pagamento, correlato da una nota esplicativa dei servizi usufruiti.
Il pagamento dovrà essere effettuato entro la data di scadenza indicata sul bollettino stesso.
E’ possibile effettuare il pagamento anche tramite addebito su conto corrente bancario con la sottoscrizione di un modulo (RID) presso l’istituto bancario dell’utente.
Il mancato ricevimento del bollettino in caso di disguidi del servizio postale, non esonera l’utente dal pagamento del servizio alla scadenza prevista.
Saranno addebitati all’utente: il costo del bollettino, le spese di spedizione e la dichiarazione Isee presentata.
Il mancato pagamento della retta entro la scadenza e nella misura dovuta per almeno due mensilità, potrà comportare decadenza dall’assegnazione del posto, con conseguenti dimissioni d’ufficio dell’utente moroso, ad eccezione di famiglie in situazione di disagio socio-economico accertata dai servizi preposti.
I ripetuti ritardi nei pagamenti potranno comportare l’applicazione di una indennità di mora pari all’1% della quota fissa.
La famiglia può recedere dal servizio comunicandolo per iscritto al gestore entro il giorno 25 del mese precedente a quello per il quale si intende rinunciare. Il ritardo comporterà la corresponsione della quota fissa anche per il mese successivo, salvo il caso di tempestiva sostituzione che consenta di addebitare la retta al soggetto subentrante.

Art. 38
Esoneri

Le richieste di esonero totale o parziale del pagamento dei servizi per la prima infanzia, verranno valutate sulla base del reddito ISEE inferiore al limite della prima fascia di pagamento e sulla base dei criteri stabiliti annualmente dai Servizi Sociali.
Per particolari situazioni, debitamente documentate, si potrà procedere a rateizzazioni o riduzioni tariffarie.

Art. 39
Recupero Crediti
Il mancato pagamento della tariffa darà luogo al recupero coattivo del credito

Formati disponibili

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Ultimo aggiornamento: 06/11/2024

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