Art. 1 – Oggetto, definizioni e finalità
1. Il presente regolamento definisce le finalità e le modalità di gestione, concessione e uso degli orti di proprietà del Comune di Jesi.
2. Le finalità sono le seguenti:
a. promuovere sul territorio la formazione e l’organizzazione degli orti urbani, orti collettivi e orti didattici per diffondere la cultura del verde e dell’agricoltura;
b. riqualificare le aree abbandonate;
c. integrare il reddito delle famiglie in difficoltà economica;
d. utilizzare lo spazio pubblico valorizzando il concetto di bene comune.
Art. 2 – Classificazione
1. Per orto comunale si intende un appezzamento di terreno di proprietà comunale con le seguenti classificazioni:
a. orti urbani: appezzamenti di terreno situati all’interno del tessuto urbano e/o all’interno di parchi, giardini e aree verdi cittadine; possono contribuire al recupero di aree abbandonate o sottoutilizzate, assegnati a sostegno delle categorie sociali più deboli;
b. orti collettivi: appezzamenti di terreno da assegnare ad associazioni senza scopo di lucro, organizzati con le finalità di dare l’opportunità a chi non ha un orto e non ha conoscenze tecniche di beneficiare dei prodotti di un lavoro collettivo; possono essere individuati come strumento di sostegno alle categorie sociali più deboli;
c. orti didattici: aree verdi all’interno di giardini prevalentemente riservati ai plessi scolastici, destinate alla formazione di studenti e alle attività extrascolastiche.
2. Altre tipologie di orti e diversi periodi di concessione potranno essere individuati con appositi bandi volti alla realizzazione di progetti definiti.
Art. 3 – Attribuzioni del Comune di Jesi
1. Il Comune di Jesi:
a. individua e definisce le modalità di allestimento dei nuovi orti e ne cura la realizzazione;
b. emana il bando per la concessione delle aree ad orto;
c. stipula le concessioni, adotta i provvedimenti di revoca e quelli di subentro in favore di nuovi concessionari;
d. controlla l’attività che si svolge negli orti vigilando che avvenga nel rispetto delle leggi e del presente regolamento e in caso di mancato rispetto adotta i conseguenti provvedimenti, compresa la revoca della concessione. Al fine di monitorare il rispetto di quanto definito nel presente regolamento, sono previste visite periodiche sulla condizione delle aree degli orti urbani, attraverso i servizi tecnici comunali;
e. provvede agli interventi di manutenzione straordinaria.
Art. 4 – Gestione degli orti
1. Per assicurare una corretta gestione degli orti urbani, il Comune si avvarrà dei referenti dei Comitati di gestione degli orti, eletti dai concessionari, e dei referenti dei Comitati di quartiere se costituiti.
2. Per gli orti collettivi si avvarrà dei referenti delle Associazioni.
3. Per gli orti didattici si avvarrà dei referenti degli istituti scolastici.
4. Sarà cura degli uffici comunali preposti provvedere alla prima convocazione dell’Assemblea finalizzata all’elezione, da parte di tutti i concessionari, del referente del Comitato di gestione degli orti.
Art. 5 – Comitato di gestione
1. Viene istituito, presso ciascuna zona adibita ad “orti urbani”, il Comitato di Gestione.
2. Il Comitato, è eletto dall’Assemblea dei titolari di concessione degli orti della zona, resta in carica 3 anni e viene ratificato con idoneo provvedimento del Comune di Jesi.
3. Il Comitato è formato, da un presidente e tre membri assegnatari degli orti della zona e un referente dei Comitati di quartiere, se costituiti. Il Comitato elegge il presidente tra gli assegnatari degli orti.
4. Il Comitato è incaricato di:
a. accertarsi che gli assegnatari siano in regola con il pagamento del canone annuo di cui all’art. 8 del presente Regolamento;
b. accogliere e valutare i suggerimenti inoltrati per iscritto dagli assegnatari;
c. attivarsi nei modi ritenuti più opportuni per la soluzione di problemi insorti durante le attività di conduzione degli orti o per il loro miglior andamento;
d. attivarsi per dirimere problematiche insorte tra gli assegnatari degli orti;
e. sollecitare, se necessario, gli assegnatari al rispetto del presente Regolamento;
f. salvaguardare, ove possibile, la convivialità e la socialità quali primi e irrinunciabili principi dell’iniziativa qui rappresentata;
g. informare tempestivamente il Comune di Jesi riguardo a casi di particolare complessità che possono compromettere il buon andamento delle attività connesse alla conduzione degli orti;
h. assumere iniziative autonome purché conformi al presente Regolamento.
5. Tutti i membri del Comitato hanno diritto al voto. A parità di votazione, prevale il voto del presidente.
6. Le assemblee del Comitato sono valide se presenti la metà più uno dei membri;
7. Ogni membro del Comitato, se impossibilitato a partecipare all’assemblea, può delegare un collega assegnatario di orto.
Art. 6 – Assegnazione degli orti urbani
1. La richiesta per l’assegnazione di un orto potrà essere presentata a seguito di apposito bando pubblico che sarà pubblicato con cadenza temporale legata alla disponibilità delle aree.
2. Gli orti urbani sono assegnati direttamente ai cittadini residenti nel Comune di Jesi che ne facciano richiesta e siano in possesso dei seguenti requisiti:
a. essere cittadini italiani o comunitari o cittadini di paesi terzi in possesso del permesso di soggiorno per soggiornanti di lungo periodo rilasciato a tempo indeterminato;
b. non essere titolari di altri orti ottenuti per sé o per il proprio nucleo familiare;
c. non avere la proprietà, il possesso o la disponibilità di altri appezzamenti di terreno coltivabili nel territorio comunale o comuni limitrofi;
d. essere in grado di provvedere direttamente alla coltivazione dell'orto assegnato. E’ ammessa la possibilità di farsi aiutare da componenti del proprio nucleo familiare occasionalmente e per periodi non superiori a sei mesi o da altre persone che dovranno rispettare i medesimi doveri previsti per gli assegnatari;
e. in graduatoria sarà data priorità, con criterio anagrafico decrescente, ai richiedenti che hanno compiuto almeno 60 anni. Il bando potrà prevedere la riserva di aree ortive per i componenti di nuclei familiari vulnerabili coinvolti in un progetto dei Servizi Sociali territoriali o per persone incluse in percorsi di inserimento o reinserimento lavorativo. Nel secondo e terzo caso sarà richiesta la presentazione dell'ISEE come previsto per le prestazioni sociali in genere.
3. Il requisito richiesto per l’assegnazione degli Orti collettivi da assegnare ad associazioni senza scopo di lucro, è il seguente:
- status soggettivo di associazione, cooperativa sociale, organizzazione di volontariato operante nell’ambito del territorio comunale che persegua le finalità previste dal Codice del Terzo Settore e risulti iscritta all’Albo Comunale.
4. Il requisito richiesto per l’assegnazione degli Orti didattici è il seguente:
- scuola di ogni ordine e grado con sede nel Comune di Jesi.
Art. 7 – Natura e durata della concessione
1. L’Amministrazione comunale, a seguito di espletamento del relativo bando pubblico, stipulerà un atto di concessione in uso con gli assegnatari, che avrà la durata di tre anni. Alla scadenza, il concessionario potrà richiedere il rinnovo della concessione per lo stesso orto per altri tre anni, previa verifica da parte degli uffici preposti, del mantenimento dei requisiti e della regolare tenuta e modalità di conduzione dell’orto.
2. Allo scadere della concessione, il concessionario dovrà rilasciare il terreno in ordine e libero da persone e cose, mentre rimarranno a beneficio del fondo i lavori, gli impianti e le colture eseguite durante il periodo della concessione, senza che l’Amministrazione sia tenuta a corrispondere indennità o compenso alcuno.
3. La concessione viene a cessare automaticamente alla fine del raccolto per coloro che si trasferiscono fuori dal territorio del Comune di Jesi.
4. La concessione è a titolo precario ed è revocabile in qualsiasi momento, con preavviso di almeno tre mesi e senza che nessun diritto o risarcimento spetti al concessionario.
Art. 8 – Canone di concessione
1. Ogni concessionario dovrà corrispondere al Comune, in un’unica soluzione anticipata, un canone di concessione quale concorso alle spese di gestione e quale fondo per la manutenzione straordinaria.
2. L’importo del canone verrà stabilito all’interno del bando. Le spese per la manutenzione ordinaria, l’acqua e lo smaltimento dei rifiuti, saranno a carico del concessionario.
3. In caso di subentro, il canone da versare sarà calcolato in misura proporzionale ai mesi restanti dei triennio di durata della concessione cessata.
Art. 9 – Dimensioni dell’orto
1. Ogni orto ha una dimensione variabile, ma di regola non inferiore ai 35 – 40 metri quadrati.
2. L’Amministrazione comunale potrà attrezzare le aree adibite ad orti urbani con strutture per il ricovero attrezzi e dotate di impianto per l’innaffiamento più idoneo. Gli orti verranno consegnati ai concessionari in condizioni adatte alla loro coltivazione.
Art. 10 – Diritti – Obblighi – Divieti
1. Il concessionario è tenuto a rispettare i confini del terreno concesso e non può svolgere attività diversa da quella della coltivazione ortofrutticola o floricola; in ogni caso la produzione non può dare origine ad attività aventi scopo di lucro.
2. I concessionari si impegnano a rispettare tutte le norme previste nel presente regolamento ed in particolare:
a. a mantenere l’orto assegnato in condizioni e aspetto decoroso e provvedere alla regolare manutenzione di eventuali siepi e manufatti presenti all’atto della concessione;
b. a tenere pulite e in buono stato di manutenzione le parti comuni, viottoli, percorsi pedonali, strutture di ricovero attrezzi, laddove presenti, e canali di sgrondo delle acque;
c. a fare buon uso del sistema di irrigazione, evitando di sprecare l’acqua, se l’area è dotata di allacciamento alla rete idrica comunale; è obbligatorio attenersi alle comunicazioni del Comune di Jesi in caso di periodi di limitazione del consumo idrico, con divieto assoluto di conservare l’acqua in fusti o bidoni aperti, onde evitare la diffusione di zanzare o altri insetti parassiti dell’uomo;
d. a utilizzare le buone pratiche di coltivazione;
e. è vietato recintare l’orto assegnato, manomettere le recinzioni se già presenti, estirpare le siepi presenti all’atto di concessione;
f. è vietato realizzare capanni o similari strutture in legno, in muratura o di altro materiale;
g. è vietato scaricare e depositare per qualsiasi motivo rifiuti e materiali nocivi;
h. è vietato allevare animali da cortile e portare o lasciare incustodito qualsiasi animale all’interno dell’appezzamento assegnato, per motivi sanitari;
i. è vietato utilizzare prodotti chimici quali concimi, fertilizzanti, fitofarmaci ed altri prodotti che non siano ammessi in agricoltura biologica;
j. è vietato detenere prodotti infiammabili e bombole GPL, accendere fuochi, bruciare stoppie, residui vegetali ed altro o rifiuti;
k. è vietato accedere all’orto con qualsiasi tipo di veicolo a motore, anche per la preparazione del fondo di coltura.
3. L’inottemperanza ai divieti ed alle prescrizioni contenute in questo articolo, accertate dagli uffici competenti, comporterà la decadenza immediata della concessione.
Art. 11 – Responsabilità
1. L’Amministrazione Comunale rimarrà sollevata da ogni e qualsiasi responsabilità civile e penale per danni a persone e cose che possano derivare dall’utilizzo dell’orto assegnato.
Art. 12 – Norme finali
1. Il presente regolamento sostituisce integralmente il Regolamento per l’assegnazione e la gestione degli orti urbani approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 11 del 5/2/2015.
2. In sede di prima applicazione del Regolamento, coloro che sono già assegnatari di orti e li abbiano condotti regolarmente e siano in regola con i pagamenti del canone, avranno la precedenza su tutti gli altri richiedenti.
3. Per l’individuazione delle aree da adibire alla realizzazione degli orti urbani ,l’Amministrazione Comunale si riserva la facoltà di confermare, modificare ed integrare le determinazioni assunte con deliberazione di Giunta Comunale n. 338 del 22/12/2017.
4. Il presente regolamento è sottoscritto ed integralmente accettato dal soggetto assegnatario prima dell’assegnazione dell’orto, che avverrà con apposito provvedimento dirigenziale.