1 - PRESCRIZIONI GENERALI
1.1 Generalità
Il presente Regolamento riguarda tutti gli interventi di scavo e conseguente ripristino sulle aree pubbliche o di uso pubblico del territorio comunale eseguiti, a qualunque titolo, da soggetti, pubblici e privati.
Chiunque voglia eseguire degli scavi sulle aree suddette deve ottenere, dai competenti uffici comunali, il rilascio di uno o più dei seguenti provvedimenti autorizzativi:
- autorizzazione allo scavo su suolo pubblico;
- autorizzazione all'occupazione di suolo pubblico;
- autorizzazione all'esecuzione di lavori su strada di proprietà comunale ai sensi degli artt. 21, 26 e 27 del Codice della Strada (D.Lgs. 285/'92 e succ. mm.ii.);
- ordinanza di modifica della viabilità, se necessaria, ad insindacabile giudizio del Comando di Polizia Municipale;
L'istanza, di tipo cumulativo, dovrà essere presentata al protocollo generale dell'Ente anche per via telematica utilizzando la modulistica disponibile presso l'ufficio competente per materia, il SUSJ o scaricabile dalla rete civica comunale.
Il Responsabile del Procedimento emetterà il relativo provvedimento entro 30 giorni dal ricevimento della richiesta.
L’approvazione da parte del Comune di un progetto di opera pubblica per la cui realizzazione sia necessaria l’occupazione o la manomissione di suolo pubblico costituisce implicita autorizzazione all'esecuzione dell'intervento. Pertanto il verbale di consegna lavori sostituisce tutte le predette autorizzazioni, per la quali resta comunque necessaria la comunicazione di inizio e fine lavori. L'ordinanza di modifica della viabilità veicolare verrà richiesta d'ufficio previa comunicazione circa i tempi presunti di inizio e fine lavori.
Il rilascio delle autorizzazioni allo scavo è vincolato alle priorità individuate dalla Amministrazione Comunale nei programmi annuali di manutenzione e riqualificazione del patrimonio comunale, unitamente a quelli presentati annualmente dagli enti gestori dei pubblici servizi.
1.2 Presentazione della domanda
L'istanza di cui all'art. 1.1, per quanto riguarda l'autorizzazione allo scavo su suolo pubblico, è regolamentata dal punto di vista tecnico dal presente regolamento.
Ogni domanda, in duplice copia, di cui una in competente bollo, regolarmente firmata e riferita ad una sola area di scavo, dovrà contenere i seguenti dati:
a) generalità del richiedente/i: cognome e nome, luogo e data di nascita, residenza e domicilio, codice fiscale o partita I.V.A.; nel caso in cui il richiedente sia un Ente, una Società, un’Associazione o simili, dovranno essere indicati la denominazione, la ragione sociale, la sede, il codice fiscale o partita I.V.A., nonché il legale rappresentante o la persona fisica cui far riferimento;
b) denominazione della strada ed esatta ubicazione dell’intervento, con il numero civico o l’eventuale indicazione della località, utilizzando anche coordinate GPS;
c) descrizione sintetica dell’opera da eseguire e dei tempi preventivati per l’effettuazione dei lavori;
d) dichiarazione in cui il richiedente si impegna a sottostare a tutte le condizioni contenute nel presente Regolamento e a quelle che l’Ufficio prescriverà in relazione ad ogni singolo permesso;
e) il nominativo del tecnico qualificato, abilitato per legge, cui viene affidato l’incarico di Direzione Lavori e le conseguenti funzioni e responsabilità;
f) nominativo ed indirizzo dell’Impresa esecutrice e del proprio Responsabile di cantiere;
g) Rilievo fotografico della zona interessata dalla manomissione;
Ad ogni domanda dovranno essere allegati in duplice copia:
a) planimetria carta tecnica comunale (aerofoto) in scala adeguata (minimo scala 1:2.000), da cui risulti l’esatta ubicazione dei lavori, le eventuali reti tecnologiche esistenti, gli eventuali alberi e quanto altro necessario ad una corretta valutazione dell’intervento;
b) sezioni trasversali, in scala 1:100 o 1:200, della strada e delle sue pertinenze, con localizzazione degli impianti e indicazione delle caratteristiche dimensionali;
c) caratteristiche dimensionali:
- dello scavo (lunghezza, larghezza e sezione);
- del ripristino (lunghezza e larghezza, così come indicate dal punto 3.2 del presente regolamento;
- degli spazi occupati per la determinazione rispettivamente del contributo dovuto e della TOSAP.
d) idonea garanzia a tutela del corretto ripristino, così come prevista al punto 1.4.
Alla domanda dovrà essere allegata una ulteriore marca da bollo da apporre sul provvedimento finale secondo quanto previsto dal DPR 642/72 e succ. mm.ii..
Nel caso di domanda incompleta i termini del procedimento per il rilascio della relativa autorizzazione sono sospesi dalla data della richiesta fino ad avvenuta integrazione.
Il Responsabile del Procedimento si riserva la facoltà di richiedere ulteriore documentazione ai fini di una corretta valutazione tecnica.
1.3 Criterio di calcolo del contributo per lo scavo
Il contributo per lo scavo, da valere quale indennizzo per le spese di sopralluogo, istruttoria, e per il disagio causato alla gestione della rete viaria, verrà conteggiato con il seguente criterio:
- € 15,00 per ogni metro lineare di scavo su strada e marciapiedi in conglomerato bituminoso;
- € 20,00 per ogni metro lineare di scavo su strade e marciapiedi con pavimentazioni speciali (cubetti, lastre in porfido, betonella, ecc...);
- € 5,00 per ogni metro lineare di scavo su zone non pavimentate;
- € 10,00 per ogni metro lineare di scavo su zona verde.
- l'importo minimo resta comunque fissato in € 100,00 (cento).
Gli importi di cui sopra saranno aggiornati annualmente previa apposita Deliberazione di Giunta Comunale a partire dall'annualità successiva a quella di entrata in vigore del presente Regolamento.
1.4 – Garanzie finanziarie e deposito cauzionale
A garanzia della perfetta esecuzione dell’intervento e della successiva rimessa in pristino del piano di calpestio del suolo pubblico, oltre che del rispetto del presente Regolamento, il titolare della autorizzazione dovrà prestare una cauzione quantificata sulla base dei seguenti criteri:
a) Per area interessata allo scavo su strada e marciapiedi in conglomerato bituminoso;
- € 60,00 per ogni m di scavo;
- € 12,00 per ogni mq di tappetino d’usura da ripristinare;
per le dimensioni riportate nel punto 3.2 - lettere a) b) e c.
b) Per area interessata allo scavo su strade e marciapiedi con pavimentazioni speciali (cubetti, lastre in porfido, betonella, ecc...);
- € 140,00 per ogni mq di pavimentazione manomessa;
c) € 8,00 per ogni ml di scavo su zone non pavimentate;
d) € 12,00 per ogni ml di scavo su zona verde.
Per il calcolo del deposito cauzionale relativo a pavimentazioni diverse da quelle di cui sopra, si applicherà il prezzario regionale vigente, dietro presentazione di computo metrico estimativo.
L’importo minimo resta comunque fissato € 500,00.
Per quanto riguarda gli enti e le società che gestiscono i servizi pubblici, gli stessi dovranno prestare una cauzione fissa di € 20.000,00 che dovrà essere costantemente mantenuta vigente, senza soluzione di continuità, e che dovrà essere reintegrata fino all'importo originario ogni qualvolta l’Amministrazione abbia escusso parzialmente la cauzione a copertura di eventuali interventi non eseguiti regolarmente.
La cauzione viene versata presso la Tesoreria comunale o in contanti, con bonifico bancario o con assegno circolare, o in alternativa potrà essere costituita polizza bancaria o assicurativa.
Essa viene svincolata entro un mese dalla data di presa in carico, coincidente con quello del collaudo, da parte del Comune delle aree oggetto di intervento.
Qualora l’esito del collaudo non sia positivo l’Amministrazione incamererà la cauzione ed eseguirà in proprio le opere di ripristino.
1.5 Rilascio dell’autorizzazione
Le autorizzazioni rilasciate dovranno essere ritirate dal richiedente presso l'ufficio competente prima dell'inizio dei lavori. Trascorsi 90 gg. dalla richiesta, nel caso in cui l’autorizzazione non sia stata ritirata, la stessa perderà validità e sarà necessario ripresentare la domanda senza allegare gli elaborati, se immutati, nè procedere ad un nuovo pagamento.
Prima del ritiro dell’Autorizzazione il richiedente dovrà presentare, presso lo stesso ufficio, l’attestazione di avvenuto pagamento del contributo di cui al punto 1.3, nonché la garanzia richiesta al punto 1.4.
Il Responsabile del Procedimento accerterà e relazionerà per iscritto, a seguito della comunicazione di fine lavori, sulla corretta esecuzione del ripristino dei luoghi nonché sulla verifica dimensionale dello scavo. In caso di discordanza tra quanto eseguito e quanto dichiarato in sede di richiesta, verrà conteggiato il contributo integrativo che dovrà essere versato entro quindici giorni dalla comunicazione.
La relazione citata resterà allegata al fascicolo ed una copia trasmessa agli organi di controllo per gli eventuali adempimenti di competenza.
Nell’autorizzazione sono indicate le condizioni da rispettare nell’esecuzione dei lavori e l’inizio dei lavori dovrà avvenire entro 30 giorni dalla data di rilascio.
Qualora le opere previste non siano completate entro il termine fissato, il provvedimento di autorizzazione perderà di ogni efficacia, salvo proroga da richiedere almeno 15 giorni prima della scadenza, dell’autorizzazione.
In mancanza di richiesta di proroga l'interessato dovrà presentare nuova istanza come previsto al p.to 1.2 del presente regolamento senza allegare gli elaborati, se immutati.
L’Autorità competente può revocare, sospendere o modificare in qualsiasi momento l’autorizzazione per sopravvenuti motivi di pubblico interesse o di tutela della sicurezza stradale senza essere tenuta a corrispondere alcun indennizzo salvo la restituzione del contributo versato in ragione delle opere non eseguite.
L’autorizzazione viene accordata senza pregiudizio dei diritti dei terzi e con l’obbligo del titolare di riparare eventuali danni derivanti dalle opere, dalle occupazioni e dai depositi autorizzati.
Il diniego dell’autorizzazione sarà comunicato al richiedente, con indicazione dei motivi che ne hanno dato luogo.
La verifica della corrette esecuzione delle opere di ripristino eseguite sarà effettuato dal Responsabile del Procedimento, o suo delegato, che ha facoltà di effettuare verifiche non ufficiali, sia in corso d’opera che alla fine dei lavori, in contraddittorio con il Tecnico del richiedente al fine di accertare la rispondenza dei lavori eseguiti alle prescrizioni, ed emetterà il provvedimento finale all’atto della presa in consegna.
In ogni caso il Tecnico nominato dal richiedente dovrà sottoscrivere apposita dichiarazione attestante la conformità dei lavori eseguiti alle prescrizioni di progetto, ed il certificato di regolare esecuzione delle opere.
1.6 Rapporti con enti concessionari di pubblici servizi
Il presente regolamento si applica, per quanto non in contrasto con le concessioni già in essere nonché con eventuali norme di settore specifiche, anche nei confronti degli enti concessionari di pubblici servizi e si intenderà implicitamente allegato a formare parte integrante e sostanziale di ogni eventuale concessione stipulata dal Comune. Il contributo di cui all'Art.1.3, se dovuto ai sensi del precedente comma, verrà applicato nella misura del 25% dell'importo ordinario.
I soggetti concessionari di pubblici servizi, in caso di interventi dovuti a cause di forza maggiore (es. fughe, rotture, ecc.), regolarmente attestati con dichiarazione di urgenza del competente responsabile, sono autorizzati ad eseguire scavi anche in assenza di preventiva richiesta.
Gli stessi contestualmente dovranno dare comunicazione dell’intervento all'Ente proprietario della strada, anche via fax o via telematica.
In ogni caso entro 7 (sette) giorni dall’inizio delle operazioni sono tenuti a produrre regolare domanda di autorizzazione in sanatoria.
Una volta presentata la richiesta di autorizzazione in sanatoria, la procedura si svilupperà nel modo previsto per gli interventi autorizzati in via preventiva.
1.7 Conservazione del provvedimento di autorizzazione
Copia dell'autorizzazione allo scavo dovrà essere fornita all'impresa esecutrice dei lavori e conservata dalla stessa, anche in copia, nel luogo dei lavori, unitamente alla ricevuta di avvenuta comunicazione di inizio lavori, per essere esibita a richiesta degli incaricati della Amministrazione Comunale preposti alla vigilanza e controllo, fatta eccezione per gli interventi di riparazione e guasti urgenti, per i quali si fa riferimento a quanto già previsto al punto 1.6.
2 - PRESCRIZIONI SULL’ESECUZIONE DEI LAVORI
2.1 Responsabilità inerenti la sicurezza dei lavoratori
L'esecuzione dei lavori di scavo dovrà avvenire nel rispetto delle norme vigenti in materia di sicurezza, garantendo la pubblica incolumità e la tutela dei beni pubblici e privati, con particolare attenzione alla rimozione dei detriti e alla protezione, segnalazione e delimitazione degli scavi aperti alla fine di ogni ciclo di lavoro, procedendo sollecitamente alla loro copertura.
Dovranno, in particolare, essere osservate le norme di cui al D.Lgs. 285/'92 e succ. mm.ii. (Codice della Strada) e al D.P.R. 495/'92 e succ. mm.ii. (Regolamento di attuazione del Nuovo Codice della Strada) relative a persone al lavoro, visibilità notturna dei cantieri, sicurezza dei pedoni.
Dovranno essere scrupolosamente osservate le disposizioni di cui al Decreto Legislativo n.81/2008.
L'Amministrazione Comunale resta esonerata da ogni responsabilità sia civile che penale per eventuali danni a persone o cose che dovessero derivare dalle esecuzione dei lavori di scavo. Tuttavia a maggior garanzia per l’Amm.ne Com.le, il Concessionario dovrà dichiarare che l’esecutore dei lavori sia in possesso di adeguata copertura assicurativa R.C.T.
2.2 Prescrizioni in materia di circolazione stradale e segnaletica
I lavori devono essere condotti in modo da non intralciare la circolazione stradale.
Durante l’esecuzione deve essere predisposta, a cura e spese della ditta esecutrice l'intervento, idonea segnaletica di lavori in corso, di indicazione del cantiere nonché di riparo della zona stradale manomessa, come prescritto dal D.Lgs. 285/'92 e succ. mm.ii. e dal D.P.R. 495/'92 e succ. mm.ii. E dal Decreto del Ministero delle Infrastrutture 10,07,2002 e succ. mm.ii.. E' inoltre a carico della ditta esecutrice l'intervento la fornitura e posa in opera di tutta l'eventuale segnaletica di modifica della viabilità necessaria.
Al termine dei lavori nella sede stradale, il soggetto autorizzato ha l’obbligo di rimuovere i segnali stradali precedentemente apposti solo se non persiste una situazione di potenziale pericolo.
I lavori dovranno essere eseguiti con riguardo al transito pubblico mantenendo di norma il passo nei marciapiedi, gli accessi alle abitazioni ed alle attività commerciali.
Durante l’esecuzione dei lavori dovrà essere installato in prossimità della testata di ogni cantiere apposito cartello conforme alle previsioni di cui all'art. 30 del DPR 485/'92 (fig. II.382).
Durante l’esecuzione dei lavori è obbligatorio tenere tutte le autorizzazioni ricorrenti previste dall'art. 1.1, anche in copia, in cantiere ed esibirle a richiesta dei soggetti a cui è demandata la vigilanza.
2.3 Obblighi diversi
Prima dell’inizio dei lavori sarà cura del Titolare dell’autorizzazione, al fine di procedere alle operazioni di scavo senza arrecare danneggiamenti o rotture agli impianti sotterranei, accertarsi della presenza nell’area interessata dagli scavi di altre reti di sottoservizi, ed intraprendere i necessari accordi.
In caso di opere di rifacimento completo per effetto di progetti comuni e contestuali fra diversi soggetti e il Comune di Jesi, le parti concorderanno le modalità di rimborso degli oneri sostenuti direttamente dall'Amministrazione Comunale o tramite suoi appaltatori e relativi all'esecuzione di opere di competenza dei soggetti stessi.
In relazione al tipo di strada oggetto dei lavori, è facoltà del Responsabile del Procedimento imporre prescrizioni in merito al periodo ed agli orari in cui i lavori stessi dovranno essere effettuati.
I lavori devono essere eseguiti in conformità agli elaborati grafici presentati e alle prescrizioni contenute nell’autorizzazione ed alle direttive impartite dal Responsabile del Procedimento in corso d’opera.
In caso di danni a cavi, tubazioni e manufatti, il titolare dell’autorizzazione ne dà tempestiva comunicazione all’Ente gestore / proprietario e al Comune, che prescriveranno le modalità per i necessari lavori di ripristino; gli oneri conseguenti sono a carico dell’autorizzato.
2.4 Casi non previsti dal presente regolamento
Per quanto non previsto nel presente regolamento troveranno applicazione:
a) le leggi ed i regolamenti nazionali, regionali e provinciali;
b) gli altri regolamenti comunali in quanto applicabili;
Qualora i lavori di ripristino fossero coincidenti con lavori pubblici in corso o programmati in tempi brevi (massimo 6 mesi) interessanti la pavimentazione stradale, l'Area Servizi Tecnici potrà esonerare il titolare della autorizzazione ad eseguire gli interventi di ripristino di cui al successivo art. 3.2, fermo restando il versamento di € 12,00 al metro quadrato per mancato ripristino con svincolo della cauzione contestualmente al pagamento.
2.5 Sanzioni e Penalità
gli uffici comunali incaricati di vigilare sulla corretta esecuzione delle presenti disposizioni, ognuno per quanto di propria competenza, in caso di accertate violazioni alle norme e prescrizioni, sia in termini di esecuzione dei ripristini, sia in termini di procedure amministrative, applicheranno le sanzioni previste dalla normativa vigente.
Si darà luogo, inoltre, ad una penalità variabile da € 1.000,00 ad € 2.000,00 a seconda della gravità della violazione e ad insindacabile giudizio dell’ufficio preposto, senza che questo assuma con ciò responsabilità alcuna su opere o fatti di competenza del soggetto titolare dell'autorizzazione.
In assenza di autorizzazione di lavori già eseguiti e/o qualora non dovesse essere presentata la domanda di autorizzazione in sanatoria entro i termini di cui all’art.1.6, verrà richiesto il versamento di un contributo pari al doppio di quello previsto all’art. 1.3.
2.6 Informazioni
Nel caso di rifacimento o manutenzione straordinaria di strade, i Servizi competenti dell’Amministrazione Comunale informeranno con idonee modalità gli Enti interessati ed i cittadini residenti nelle strade oggetto di intervento entro 10 giorni dal rilascio dell'autorizzazione (salvo casi di comprovata urgenza), al fine di consentire la realizzazione contestuale di eventuali potenziamenti e/o rifacimenti degli allacci a condutture esistenti.
3 PRESCRIZIONI TECNICHE
3.1 Lavori di scavo
Per quanto riguarda i lavori di scavo eseguiti sulle strade e sulle loro pertinenze, le pavimentazioni eseguite in conglomerato bituminoso saranno asportate dall'area di scavo direttamente, previa fresatura mediante apposita macchina fresatrice e, solo per i tagli ortogonali all’asse della strada e/o per interventi di modesta entità, con motosega.
Per gli interventi d'urgenza, per riparazioni di guasti e fughe, sarà ammesso il taglio con scalpello pneumatico, fermo restando, ad intervento di riparazione avvenuto, la fresatura successiva con il criterio dimensionale da adottare per gli scavi non urgenti, sopra riportato.
In caso di interventi su sedi stradali con pavimentazioni speciali e/o storiche, queste ultime dovranno essere rimosse senza danneggiamento alcuno, raccolte e stoccate a cura e spese del soggetto autorizzato, per poi essere riutilizzate nella fase successiva di ripristino.
Salvo prescrizioni particolari riferite ad ogni singola autorizzazione, gli scavi potranno essere eseguiti “a cielo aperto”.
Nel caso di attraversamenti trasversali, lo scavo dovrà essere eseguito su metà strada per volta, onde assicurare la continuità del traffico nella restante metà strada.
Ove la consistenza del terreno sia particolarmente scarsa dovranno essere previsti gli opportuni metodi di sostegno (centinature e palancole).
Di norma lo scavo non potrà restare aperto nelle ore notturne e nei giorni festivi. I materiali provenienti dagli scavi dovranno essere smaltiti e/o reimpiegati secondo le disposizioni di legge e i regolamenti in materia.
Gli scavi dovranno essere tenuti sotto continua sorveglianza dal titolare dell'autorizzazione e, ove occorra, tempestivamente ricaricati, fino all’esecuzione del ripristino definitivo.
Nella domanda di autorizzazione dovrà essere indicato il quantitativo presunto dei rifiuti prodotti nonché il luogo di conferimento, qualora il materiale rientri nel campo di applicazione del D.Lgs. 152/'06 e succ. mm.ii., ovvero le modalità di riutilizzo del materiale di scavi qualora rientri nel campo di applicazione del DM 161/2002 e succ. mm.ii., allegando alla istanza il piano di riutilizzo previsto dal medesimo DM 161/2002. copia del formulario di conferimento in discarica dovrà essere allegato alla comunicazione di fine lavori.
3.2 - Lavori di ripristino del tappetino d’usura
Il ripristino dovrà avvenire con le seguenti modalità:
a) Per scavi longitudinali sui lati della strada:
- su metà carreggiata, per sedi stradali di larghezza superiore a 5,00 mt. (fig. 7-11-12-13);
- su tutta la carreggiata, per sedi stradali di larghezza inferiore a 5,00 mt. (fig. 1);
- su tutta la strada per scavi longitudinali al centro della carreggiata (fig. 14);
Il ripristino dovrà avere una lunghezza pari alla lunghezza dello scavo aumentata di 1,50 metri per lato.
b) Per scavi di attraversamento:
Il ripristino deve essere eseguito per una larghezza di m 5,00 – (fig.2-3-4-5-6-8-9-10).
c) Per scavo che interessi incroci o svincoli stradali: il ripristino dovrà essere esteso a tutto l’incrocio o svincolo, salvo necessità di estendere l’intervento ad aree più ampie secondo specifiche e motivate prescrizioni del RUP.
3.3 Rinterro degli scavi e ripristino del suolo pubblico
Il rinterro dello scavo e il ripristino del manto stradale avverranno nella maniera seguente:
1) Lo scavo dovrà essere ricoperto con misto cementato costituito da una miscela di materiale inerte (stabilizzato, pietrischetto, misto di ghiaia ecc.), acqua e cemento tipo 325 con dosaggio a q.li 1,00 compattato con idoneo mezzo meccanico (rullo, ballerina, ecc.) a strati non superiori a cm 30, per la sua intera lunghezza e profondità, appena sia stato eseguito il lavoro previsto;
2) Entro i successivi 7 (sette) giorni dal termine delle opere di cui al punto 1), si dovrà provvedere alla posa in opera di conglomerato bituminoso (bynder), opportunamente rullato e compattato, fino a raggiungere la quota del piano stradale esistente, previa realizzazione del relativo cassonetto della profondità almeno di cm10.
3) Dopo i successivi 2 (due) mesi e comunque non oltre il 3° (terzo) mese dal termine dei lavori di cui al punto 2), dovrà essere eseguito, salvo diversa disposizione del Servizio competente e comunque previo sopralluogo congiunto con lo stesso, un tappetino d’usura in asfalto, per uno spessore al finito dopo la rullatura e la compattatura di cm 3, per le dimensioni riportate al precedente art. 3.2 con previsione di fresatura per il perfetto raccordo con il tappeto stradale e giunzione del bordo della pavimentazione con catrame liquido.
4) Durante il periodo di cui al precedente punto 3) il soggetto titolare dell’autorizzazione dovrà provvedere al ripristino di eventuali avvallamenti che dovessero verificarsi nell’area interessata dall’intervento.
Per il ripristino delle pavimentazioni in porfido e/o selciato gli elementi dovranno essere rimossi a mano; gli stessi dovranno essere accatastati in prossimità dello scavo o in luoghi indicati dal Comune, in posizione tale da non ostacolare il transito veicolare o pedonale, con apposita segnaletica.
Il riempimento dello scavo dovrà essere eseguito con misto naturale di cava o di fiume opportunamente costipato. Dovrà essere eseguito un sottofondo, ben battuto, dello spessore minimo di cm 20 con calcestruzzo dosato a Kg 250 di cemento 325 per ogni Kg 800 di ghiaia e Kg 400 di sabbia (in presenza di armatura in ferro, questa dovrà essere ripristinata). La pavimentazione dovrà essere posata con riutilizzo dei cubetti rimossi ed integrati per sfridi con blocchetti della stessa pezzatura, disposti nel disegno originale e posati su uno strato di sabbia dello spessore medio di cm 10.
La suggellazione delle sconnessure dovrà avvenire con malta cementizia stemperata con acqua e ridotta allo stato liquido nei tratti che già presentano questa finitura oppure con sabbia qualora la finitura sia stata eseguita con questo materiale.
Il ripristino su strade con pavimentazioni speciali e diverse (marciapiedi, strade sterrate ecc.) dovrà essere condotto in analogia alle situazioni limitrofe sulla base delle prescrizioni riportate all'interno dell'atto autorizzatorio.
E’ fatto obbligo al soggetto autorizzato di provvedere a propria cura e spese al perfetto adeguamento in quota di tutti i pozzetti, chiusini e caditoie esistenti nella zona dello scavo e del ripristino stradale.
Se i sedimi di un tratto di strada sono interessati da manomissioni da parte di più titolari di autorizzazioni, questi dovranno eseguire gli interventi in maniera coordinata al fine di realizzare un solo ripristino, secondo la soluzione di ripristino definitivo ritenuto dal Comune tecnicamente e dimensionalmente più idonea.
Il titolare dell’autorizzazione rilasciata per l’esecuzione degli scavi è responsabile civilmente e penalmente relativamente a dissesti dell’opera realizzata, imputabili alla non perfetta esecuzione dei lavori, che possano creare situazioni di pericolo alla pubblica viabilità fino alla data della presa in consegna a parte del Comune, dei sedimi ripristinati.
Nel caso di crepe o fessurazione dei bordi dello scavo, successivi al ripristino, o per i fori delle prove penetrometriche relative alla ricerca di fughe, verrà prevista la sigillatura con stucco bituminoso a caldo, previa pulizia con idropulitrice ad alta pressione e asciugatura con lancia ad aria calda.
In caso di interventi su sedi stradali con pavimentazioni speciali e/o storiche, è data facoltà all’Amministrazione Comunale di eseguire il ripristino direttamente a propria cura; il costo relativo, determinato caso per caso secondo la Tariffa dei prezzi per le OO.PP. della Regione Marche, verrà imputato a carico del richiedente.
Dovrà, inoltre, essere ripristinata l’eventuale segnaletica orizzontale e verticale esistente prima degli scavi.
La richiesta di accertamento dell’avvenuto ripristino dovrà essere effettuata per iscritto dal titolare della Autorizzazione.
Poiché i lavori, comprensivi di tutti i ripristini di cui al presente regolamento, dovranno essere completamente eseguiti ed ultimati entro la data prevista all'interno dell'istanza di autorizzazione allo scavo, il mancato rispetto di detto termine, costituisce motivo ostativo allo svincolo della cauzione e comporta l’immediata richiesta di escussione del deposito cauzionale.
3.4 Manutenzione delle aree di intervento
I tratti di strada o di marciapiedi manomessi rimarranno in manutenzione al titolare della autorizzazione per la durata di mesi sei a partire dalla data di ultimazione dei lavori del primo ripristino, da comunicare per iscritto al Responsabile del Procedimento.
Durante i mesi di manutenzione il titolare della autorizzazione dovrà provvedere a tutte le riparazioni che dovessero occorrere rinnovando le pavimentazioni che per imperfetta esecuzione dei lavori manifestassero cedimenti o rotture in genere. Allo scadere dell’anzidetto periodo di manutenzione dovrà richiedersi visita di collaudo, non riguardante la funzionalità degli impianti, ma finalizzata ad ottenere il documento attestante la regolare esecuzione dei lavori di scavo e ripristino delle sedi stradali. La visita di collaudo dovrà avvenire entro trenta giorni dalla richiesta. In caso di non certificabilità della regolare esecuzione dei lavori, il periodo di manutenzione verrà prorogato di sei mesi, rinnovandosi conseguentemente tutti gli oneri e adempimenti indicati nel presente comma.
Gli scavi dovranno essere tenuti sotto continua sorveglianza del titolare dell’autorizzazione e ove occorra, tempestivamente ricaricati, fino all’esecuzione del ripristino definitivo.
La presa in carico dell’Amministrazione, dal punto di vista manutentivo, avverrà con l’emissione dell’atto di collaudo; fino a tale atto la responsabilità manutentiva graverà sul richiedente del permesso di scavo.
Qualora nel corso di tale periodo si verificassero cedimenti o assestamenti, sarà fatto obbligo al soggetto autorizzato di procedere al ripristino immediato, secondo quanto prescritto di volta in volta dal competente ufficio tecnico comunale.
3.5 Tutela del verde
Gli interventi contemplati nel presente disciplinare dovranno prendere atto, fin dalle fasi preliminari di progettazione, delle piante presenti in loco e del loro spazio minimo vitale.
Gli scavi in prossimità di alberi dovranno essere eseguiti ad una distanza minima non inferiore a m 3,00 per le piante di prima e seconda grandezza (ridotta a m 2,00 se le piante hanno un diametro del tronco inferiore a cm 40 misurato ad un metro di altezza) e m 1,50 per gli alberi di terza grandezza e per gli arbusti, ad eccezione degli impianti elettrici.
In caso di comprovata e documentata necessità si potrà derogare alle distanze minime sopracitate. Con l’obiettivo primario di salvaguardare la pubblica incolumità, nel caso di scavi da eseguire a distanze inferiori da quelle prescritte, al fine di arrecare il minor danno possibile alla futura stabilità meccanica del soggetto arboreo, dovranno essere obbligatoriamente adottate particolari attenzioni, quali ad esempio: scavi a mano, rispetto delle radici portanti evitandone il danneggiamento o l’amputazione, impiego di attrezzature particolari nel tratto di scavo in prossimità delle piante (spingitubo, ecc.).
In caso di posa di pavimentazioni rigide ed impermeabili, dovrà essere lasciata intorno alla pianta un’area di rispetto avente le seguenti caratteristiche:
- un raggio di almeno m 1,00 dal fusto per le essenze di prima grandezza;
- un raggio di m 0,75 dal fusto per le altre essenze e per gli arbusti.
Qualora gli scavi avvengano in aree fuori dalla sede stradale, in particolare in aiuole ed aree verdi, con la presenza o meno di alberature e/o cespugli, il ripristino dovrà avvenire con terreno vegetale, posato a strati e costipato, per evitare eventuali futuri cedimenti. Dovrà inoltre essere assicurato il ripristino dello stato di fatto del verde (piante, arbusti e altro) antecedente l’intervento.
3.6 Disposizioni particolari
Il Comune si riserva la facoltà di disporre ulteriori o più specifiche prescrizioni anche a lavori già avviati.
3.7 Entrata in vigore.
Il presente regolamento, dopo l’esecutività della deliberazione consiliare di approvazione, viene pubblicato all’Albo Pretorio per quindici giorni consecutivi ed entra in vigore il giorno successivo alla scadenza della sua pubblicazione.
Lo stesso si applica a tutte le richieste di autorizzazioni presentate dopo la predetta data di entrata in vigore, eccezion fatta per gli enti gestori di sottoservizi per i quali, in considerazione dei tempi amministrativi necessari ad adeguare le proprie procedure, si prevede un'entrata in vigore posticipata di 60 giorni rispetto alla data di approvazione del presente Regolamento.
Per quanto non espressamente indicato nel presente regolamento si demanda alla normativa nazionale vigente.
Per effetto dell'entrata in vigore del presente regolamento si intendono modificati tutti i regolamenti comunali emanati in precedenza per quanto in contrasto con il regolamento stesso, ferme restando tutte le norme di natura tributaria.