Continuano le macchinose illazioni della civica di minoranza verso l’Amministrazione comunale.
Già a febbraio il Sindaco ha avuto modo di rispondere per iscritto al presidente di Jesiamo chiarendo come fosse in corso un lavoro approfondito volto a dare alla nostra città la visibilità che merita in un contesto comunicativo come quello dell’oggi. Per capire quali fossero gli strumenti più adeguati, gli uffici hanno acquisito informazioni e chiarimenti consultando una pluralità di soggetti che hanno permesso di avere un quadro esaustivo e di tradurre il tutto nell’atto di indirizzo della Giunta. In base a tale provvedimento è stata indetta una procedura selettiva a cui sono stati invitati cinque soggetti, nonostante la norma consenta di effettuare un affidamento diretto. Di questi, due hanno formulato proposte e tra di essa ne è stata prescelta una come riportato nella determina pubblica.
Quanto all’utilizzo dei loghi del Comune, già nel 2021 l’allora Giunta aveva approvato un disciplinare per il loro utilizzo, essendone a quel tempo vigenti “Comune di Jesi”, “Jesi Città Regia”, “JesiCultura”, “Jesi Città Europea dello Sport” e “Musei Civici”. Tale disciplinare è stato in ottobre integrato con l’ulteriore logo “Jesi. Città a misura” che non ne ha escluso alcun altro. Ciascun logo, pertanto, viene utilizzato per attività o iniziative in relazione all’attinenza dei temi trattati.
Che la civica metta, ancora una volta, in dubbio l’operato del Comune di Jesi e del personale che vi lavora è gravissimo e la dice lunga sul rispetto che chi ha governato questa città nutre verso di essi.
Comune di Jesi
Jesi, 20 novembre 2024