Fave dei morti

Prodotto
Fave dei morti
Origine/storia
Nelle Marche la tradizione vuole che sia rispettato il giorno dei Morti anche con la scelta di cibi particolari e simbolici; fin dall’antichità la fava è stata un simbolo funerario: gli antichi Romani mangiavano fave sulle tombe dei loro morti, e nelle Marche del ‘400, durante i banchetti funebri, si distribuivano pane e fave. Nelle famiglie dove la tradizione era più sentita, il 2 novembre le fave dolci si preparavano per rispetto verso le anime dei defunti, al centro di molte leggende popolari.
Zona di produzione
Intero territorio regionale
Caratteristiche
Forma approssimativamente circolare, appiattita. Colore dorato, di consistenza dura e compatta. Sapore di mandorla amara.
Procedura di preparazione
Le mandorle vengono tritate e amalgamate con farina, uova, cannella, zucchero, strutto; con la pasta ottenuta, che deve risultare morbida e compatta, si fanno dei biscotti che vengono poi allineati in una lastra unta e infarinata ed infornati ad una temperatura di 150° per circa 30 minuti. A cottura ultimata le fave dei morti assumono una colorazione dorata. Prima di consumarle aspettare circa un paio d'ore che si raffreddino.
Calendario di produzione
Ottobre - novembre.
Dove acquistare
In tutti i panifici della zona.

Gallerie

Fave dei morti

Questo sito utilizza cookie tecnici, analytics e di terze parti.
Proseguendo nella navigazione accetti l’utilizzo dei cookie.

Privacy policy