Vino di visciola

Prodotto
Vino di visciola
Origine/storia
La visciola era conosciuta sin dai Longobardi , che la chiamavano Wihsila : è una varietà della ciliegia (prunus cerasus), fruttifica naturalmente ed esclusivamente nei terreni scoscesi e collinari delle Marche e della Dalmazia. In passato il vino di visciola veniva prodotto per rendere più gradevoli vini robusti e tannici, quali il Verdicchio ed il Rosso Conero. Veniva considerato un vino da donna, da omaggiare al gentil sesso per i suoi profumi, la sua morbidezza e la sua rotondità.
Zona di produzione
Castelli di Jesi
Caratteristiche
Colore rosso rubino, profumo intenso di marasca, di mora, di lampone, gusto morbido e retrogusto leggermente armonico, leggermente frizzante nei primi anni di vita. Oggi viene considerato vino da meditazione, da assaporare accompagnato a pasticceria tipica-locale.
Procedura di preparazione
A luglio si raccolgono le visciole che vengono miscelate con lo zucchero con il seguente rapporto: 1 Kg di visciole - 600-700 gr. di zucchero; dopo un mese circa di fermentazione all'interno di contenitori di vetro esposti al sole, vengono riposte al buio per riposare. Giunti al periodo della vendemmia, ad ogni Kg di visciole, si aggiunge un litro di mosto di Sangiovese 50% e Montepulciano 50%. Si lasciano poi fermentare visciole e mosto insieme fino al successivo mese di febbraio.
Calendario di produzione
Le visciole si raccolgono in luglio e si fanno fermentare con il mosto fino al successivo mese di febbraio.

Gallerie

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