Un'Azienda speciale consortile per la gestione dei servizi sociali della Vallesina
� la proposta che il Comune di Jesi ha formalizzato all'Ufficio di presidenza
della Conferenza dei Sindaci che fanno parte dell'Ambito Sociale IX.
Tale organismo luned� prossimo verificher� l'eventuale possibilit� di presentare
la suddetta proposta all'assemblea dei Sindaci.
L'Azienda speciale consortile � considerata dal Comune di Jesi il migliore modello
gestionale, sulla base di quelli previsti dalla legge 326 dello scorso novembre
(le altre opzioni erano l'istituzione e la societ� a capitale pubblico).
Tale scelta � maturata anche prendendo visione di esperienze gi� affermate in
altre realt� italiane.
Il punto di forza di questo tipo di Azienda � la specializzazione operativa
nel settore dei servizi sociali, fatto questo che consentir� alla societ� di
sviluppare maggiore incisivit� ed efficienza a favore dei soggetti interessati,
senza i limiti oggi imposti dalla burocrazia della pubblica amministrazione.
Perch� questo tipo di Azienda avr� la possibilit� - con l'introduzione di appropriati
strumenti manageriali - di intervenire non solo direttamente e autonomamente
sui servizi alla persona, ma anche su tutte quelle altre attivit� di supporto
(manutenzione di impianti, acquisto beni e servizi, assunzioni, ecc.) che oggi
sono demandate ad altri uffici comunali (lavori pubblici, personale, contratti,
economato, ecc.) i quali non possono conoscere nel dettaglio specificit� e tempistica
dell'attivit� sociale.
Il tutto garantir� una maggiore uniformit� nell'erogazione dei servizi ed economie
di scala, privilegiando la qualit�.
Preme sottolineare che quella di Jesi resta, ad oggi, solo una proposta che
scaturisce dall'impegno che gli era stato attribuito dall'Ufficio di presidenza
della Conferenza dei Sindaci allorquando - nel giugno scorso - era stata accertata
la non percorribilit� della proposta di affidare la gestione dei servizi sociali
al Cis.
Proprio in quella occasione, infatti, altri Comuni chiesero ufficialmente a
Jesi di elaborare una ulteriore proposta organizzativa da discutere congiuntamente.
La Giunta, consapevole che il ruolo di Jesi non vuole essere quello di "leader"
tra i Comuni - semmai quello di "primus inter pares", in una logica di coordinamento
e propulsione - si � espressa sulla proposta dell'Azienda speciale consortile
ribadendo l'intendimento di presentare (e non di imporre) la proposta all'Ufficio
di presidenza della conferenza dei sindaci e di verificare eventualmente il
numero di adesioni da parte degli altri Comuni dell'Ambito sociale.
D'altra parte � opinione comune che sia giunto a termine il periodo di studio
ed � necessario procedere, senza ulteriori indugi alla fase operativa.
Qualora il percorso dovesse trovare adesione nella Conferenza dei Sindaci e,
successivamente, nei Consigli comunali, l'Ambito Territoriale di Jesi e della
Vallesina sar� uno dei primi nelle Marche a strutturarsi in forme gestionali
stabili.
Jesi, 31 gennaio 2004
Paolo Cingolani
Assessore ai Servizi Sociali