La famiglia Ribichini dona alla città di Jesi la preziosa stamperia d'arte

E' stata portata a termine la donazione che la famiglia Ribichini, dell'omonima stamperia d'arte di Macine di Castelplanio, ha fatto al Comune di Jesi. Tutto il materiale è stato trasferito nei locali dello Studio per le Arti della Stampa di Jesi dove presto avrà una adeguata sistemazione.
La donazione del materiale del noto tipografo e stampatore d'arte Alberto Ribichini, deceduto il 25 settembre 2003, è stata possibile grazie alla grande sensibilità dei figli Andrea e Cristina che hanno scelto di cedere l'archivio, la produzione a stampa, i macchinari e gli strumenti tipografici, allo scopo di conservare integra la memoria paterna e valorizzarne le capacità e le doti professionali e umane, consapevoli di offrire opportunità di approfondimenti a chi si avvicina allo studio delle arti.

Iniziato all'arte della stampa presso una piccola tipografia di Castelpanio nel 1954, Alberto Ribichini si dedicherà con sempre maggiore interesse, competenza, professionalità e amore alla stampa d'arte nelle sue tre tecniche: la litografia, la calcografia e la serigrafia. Ai suoi torchi si affidano i maggiori incisori e artisti del 900 marchigiano, tra cui Tamburi, Trebbiani e Fazzini.
Nella sua bottega, senza, insegne e apparentemente anonima, tra artista e stampatore si instaura la più completa sintonia, le richieste e le esigenze dell'artista non solo sono accolte ma, a volte, perfezionate dalle capacità, dall'esperienza e dal fine intuito dello stampatore. Valeriano Trubbiani scrive di lui: "Non si tratta soltanto di un conoscitore tecnico acuto e intelligente quanto anche di sensibile e raffinato interprete delle opere di artisti con i quali ha lavorato in perfetta armonia e intesa".

Da oggi il materiale cartaceo, che comprende una sezione di stampe d'arte, una di stampa tipografica e una di carattere privato con corrispondenze e carteggi, va ad arricchire la sezione dell'archivio comunale già presente allo Studio per le arti della stampa con gli archivi di due tipografie jesine: Flori e Diotallevi.
Tale patrimonio costituisce un notevole arricchimento in quanto conserva, oltre a numerosi cataloghi di pittori e incisori, curati dallo stesso Ribichini, stampe originali dei più famosi artisti e incisori del '900 marchigiano. Lo Studio delle Arti della Stampa inoltre si arricchisce di alcuni torchi e macchine da stampa, cassettiere con i caratteri mobili, un notevole numero di cliché per la stampa serigrafica e un sostanzioso numero di lastre per la stampa calcografica, incise da famosi artisti marchigiani e adeguatamente biffate.

Jesi, 11 gennaio 2004

L'Amministrazione comunale

 

 

 


 


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