Difficile trovare le parole per commentare il nuovo titolo mondiale di fioretto
femminile conquistato da Valentina Vezzali domenica scorsa a Lipsia.
Probabilmente ha ragione il presidente del Coni, Gianni Petrucci, quando parla
della "più grande impresa nella storia dello sport italiano",
perché chi la conosce sapeva che Valentina non sarebbe andata ai mondiali
per fare da semplice comparsa, ma con un solo obiettivo: vincere, che tra l'altro
è la cosa che le riesce in maniera più naturale.
Appena tredici mesi fa eravamo in piazza della Repubblica a festeggiare il suo
oro olimpico di Atene, insieme all'argento di Giovanna Trillini, In quella occasione,
davanti alle migliaia di jesini che si erano radunati per quella indimenticabile
serata, era stata chiarissima: "Subito un figlio, poi immediatamente in
pedana, con un occhio ai mondiali di ottobre". Ha fatto tutto alla perfezione,
riuscendo a frantumare un altro record: vincere un mondiale a quattro mesi dal
parto.
È un esempio per grinta e tanacia, impegno e professionalità.
Ed è l'orgoglio di una città che si conferma regina incontrastata
del fioretto.
A Valentina le più grandi congratulazioni di tutta Jesi, a cui unisco
i complimenti anche per la giovane Elisa Di Francisca, l'altra jesina che si
è fatta onore a questi mondiali e che dimostra come la scuola di scherma
avviata dal compianto maestro Ezio Triccoli è destinata ad avere ancora
un lungo e glorioso futuro.
Jesi, 10 ottobre 2005
Fabiano Belcecchi
Sindaco di Jesi