Una casa di accoglienza ospiter� i minori di Jesi e della Vallesina in stato
di abbandono.
Sar� aperta a fine mese a Poggio Cupro, nei locali dell'ex scuola opportunamente
ristrutturati, e sar� in grado di accogliere fino ad una decina di ragazzi.
A volerla � stato l'Ambito sociale della Vallesina, con il sostegno della
Procura presso il Tribunale dei Minorenni, per offrire un servizio in loco di
pronta accoglienza e comunit� educativa agli adolescenti che per un qualsiasi
motivo si trovano in condizioni di profonda marginalit� sociale.
La casa accoglienza consentir� di gestire in maniera pi� appropriata anche le
risorse disponibili, tenuto conto, tra l'altro, che gli oneri sociali saranno
condivisi con l'Ambito di Fabriano che si avvarr� di tale struttura anche per
i propri minori..
Nel corso degli ultimi anni, infatti, la spesa sostenuta dai Comuni della Vallesina per l'accoglienza di minori in stato di abbandono ha assunto proporzioni rilevanti (dai 223 milioni di vecchie lire del 1999 si � arrivati ai 490 milioni del 2001) soprattutto per garantire la pronta accoglienza e per la residenzialit� educativa in strutture e contesti territoriali extraprovinciali.
La presentazione di questo innovativo progetto si terr� questa mattina (sabato
13), con inizio alle ore 10 presso la "salara" di palazzo della Signoria nel
corso di un seminario sul tema "Il ruolo e la formazione degli operatori nei
servizi territoriali per minori".
Alla presenza del procuratore della Repubblica presso il tribunale dei minori
di Ancona Ugo Pastore e del garante per l'infanzia e l'adolescenza Mery Mengarelli,
l'occasione permetter� di illustrare il percorso formativo effettuato dalle
ragazze che opereranno nel centro di accoglienza.
La struttura sar� gestita dalla Cooss Marche, cooperativa sociale da anni in
prima linea nei servizi ai soggetti pi� deboli, la stessa che ha sviluppato
il corso di formazione insieme ai docenti del liceo socio psico pedagogico e
al personale dell'Oikos.
Il seminario, che si avvale del patrocinio del Comune di Jesi, sar� introdotto dal vicepresidente della Provincia Giancarlo Sagramola e concluso dall'assessore ai servizi sociali Paolo Cingolani.
L'Amministrazione comunale
Jesi, 12 marzo 2004