L'inaugurazione del primo lotto del nuovo ospedale rappresenta un momento importante
per la sanità di Jesi e della Vallesina. E mi piace considerare questo
evento non un punto di arrivo, ma di partenza. Di partenza per due motivi:
- si tratta del primo lotto e dunque non va mai perso di vista l'impegno per
un veloce completamento dell'ospedale che deve trovare la sua unica e centrale
posizione al "Murri", garantendo al contempo tutti quei servizi accessori
(viabilità e parcheggi in primis);
- questi nuovi spazi rappresentano un contenitore completamente nuovo ed estremamente
funzionale, che va ora "riempito" di personale, strumentazioni e servizi
in grado di rispondere ai bisogni di un territorio vasto.
Non va dimenticato per altro che la sanità di Jesi e della Vallesina
da sempre rappresenta un punto di riferimento importante in ambito provinciale
e regionale. In uno standard dei livelli di assistenza notoriamente elevato,
a Jesi vi sono punte di eccellenza davvero significative. Un patrimonio di professionalità
e competenze che sono certo questo nuovo ospedale rafforzerà.
Sono, queste, importanti basi di partenza per guardare con entusiasmo al futuro.
Consapevoli delle difficoltà che il mondo della sanità vive, consapevoli
dei costi della sanità, ma anche consapevoli delle risposte che l'ente
pubblico deve offrire ad uno dei servizi primari per eccellenza.
Da parte sua il Comune di Jesi, come ho già avuto modo di sottolineare,
farà fino in fondo la sua parte. La farà con gli strumenti urbanistici
adeguati per il piano di riconversione del vecchio ospedale, così da
garantire le risorse necessarie per il completamento; la farà con il
nuovo piano regolatore generale che prevede un accesso più agevole e
da più parti della città per questo nuovo ospedale.
A questo impegno aggiungo i ringraziamenti verso il nuovo assessore regionale
alla sanità Almerino Mezzolani, il suo predecessore Augusto Melappioni,
il direttore generale dell'Asur regionale Antonio Aprile, il direttore della
zona territoriale di Jesi Ciro Mingione e tutti i soggetti che a vario titolo
sono stati coinvolti direttamente o indirettamente per la realizzazione di questo
nuovo ospedale. Tra questi mi piace ricordare la Conferenza dei Sindaci della
Vallesina che rappresenta un punto di riferimento straordinario per orientare
la politica sanitaria ai bisogni delle popolazioni amministrate e che ha dato
prova di operare in maniera condivisa su questo tema del nuovo ospedale così
come su tutte le altre questioni che riguardano la sanità, l'assistenza,
i servizi sociali.
Oggi si apre un nuovo capitolo della sanità jesina: ai medici, agli infermieri
e a tutti gli operatori che a vario titolo concorrono all'assistenza i migliori
auguri affinché questa nuova "casa comune" rafforzi il loro
senso di appartenenza alla sanità jesina e li metta nelle condizioni
di lavorare al meglio a servizio dei bisogni della popolazione.
Jesi, 20 giugno 2005
Fabiano Belcecchi
Sindaco