Continuano i riconoscimenti, anche economici, per l'innovativa metodologia
attuata dal Comune di Jesi nell'impostare la variante generale al piano regolatore.
Un risultato questo, o meglio una somma di risultati, che consentiranno al nostro
Comune di introitare tra Provincia, Regione e Ministero dell'Innovazione e delle
Infrastrutture una cifra quasi pari all'investimento programmato.
Il quadro economico della variante generale prevede infatti in uscita circa
565 mila euro, al netto degli oneri, per l'elaborazione del piano strategico,
del piano idea, del progetto del suolo, di Agenda 21 L, e per la contabilità
ambientale, la redazione geologica, il contratto di quartiere per il centro
storico, la consulenza per la mobilità pubblica e privata, la relazione
sui sistemi verdi di Jesi, l'istituzione di tre borse di studio per giovani
laureati e l'incarico per lo studio del recupero urbano. Una somma, questa,
che come noto va spalmata tra l'altro nell'arco di un triennio.
Ebbene, a fronte di questo investimento, il Comune di Jesi si è visto
assegnare prima 90 mila euro dalla Regione, poi altri 150 mila euro da regione
e Provincia, infine 350 mila euro dal Ministero per progetti correlati proprio
alla variante urbanistica. Il tutto per una cifra complessiva di circa 590 mila
euro. In aggiunta va ricordato che al Ministero si sta esaminando la richiesta
per un finanziamento di circa 3,6 milioni di euro da destinare al contratto
di quartiere del centro storico, mentre i privati hanno beneficiato di un contributo
in servizi per circa 450 mila euro dalla Regione Marche per il progetto pilota
sulla qualità ambientale del distretto Jesi-Fabriano.
Tale quadro economico conferma che le dichiarazioni del consigliere Grassetti
- circa l'incidenza delle spese per la variante generale al piano regolatore
- appaiono quantomeno affrettate. Se il consigliere Grassetti si fosse ben informato,
infatti, avrebbe potuto verificare innanzitutto che la presunta spesa di un
milione di euro è esagerata, secondariamente che la compensazione economica
dovuta ai riconoscimenti assegnati da Regione e Ministero, ha portato già
nel primo anno di progettazione - grazie ad una appropriata e mirata ricerca
di fonti extracomunali - ad una situazione finanziaria pressoché in pareggio.
Jesi, 28 settembre 2004
Daniele Olivi
Assessore all'Urbanistica