È stata pubblicata la manifestazione di interesse per la selezione di un professionista o gruppo di professionisti a cui affidare la progettazione di fattibilità tecnico-economica dell’intervento di restauro e risanamento conservativo della chiesa di San Marco.
L’iniziativa è sostenuta con i circa 20 mila euro derivanti dalla raccolta fondi lanciata dall’ex sindaco Vittorio Massaccesi che ha visto una grande adesione di cittadini, a testimonianza dell’affetto che la popolazione nutre verso questo edificio del XIII secolo.
C’è tempo fino al prossimo 25 luglio per presentare le candidature da parte dei soggetti interessati, attraverso la modulistica già predisposta sul sito del Comune.
Sono richieste le seguenti professionalità: un progettista architettonico, un progettista delle strutture, un geologo, un restauratore, fermo restando che un singolo professionista, qualora in possesso dei requisiti, può assumere su di sé anche più di uno dei ruoli di cui sopra. Ai fini della partecipazione dovranno essere dichiarati e successivamente documentati requisiti di capacità tecnica e professionale legati a precedenti servizi eseguiti.
“Abbiamo bisogno di professionalità esperte ed appassionate – ha avuto modo di sottolineare l’assessora ai lavori pubblici Valeria Melappioni - per un progetto così importante sia per l’entità del bene architettonico che per la responsabilità collettiva”.
I candidati saranno successivamente invitati a una indagine di mercato ai fini dell’affidamento diretto del servizio.
La chiesa di San Marco, come noto, presenta diversi elementi di degrado. È stata riscontrata la caduta di elementi lapidei a seguito delle scosse sismiche del novembre 2022, da allora conservati dalle monache carmelitane del vicino convento. L'edificio è stato anche oggetto di infiltrazioni, ormai risolte, ma che hanno comunque danneggiato le murature, infine si riscontrano importanti problemi di umidità di risalita.
La somma raccolta è considerata congrua per procedere ad una prima fase di studio e redazione di uno studio di fattibilità tecnico-economica dei necessari interventi, anche strutturali, e per un progetto di valorizzazione architettonica e restauro e risanamento conservativo degli affreschi. Tale progetto verrà poi utilizzato dall’Amministrazione comunale per partecipare ad eventuali bandi regionali o nazionali per intercettare le risorse con cui finanziare l’intervento.
Comune di Jesi
Jesi, 16 luglio 2024