Titolo I
ISTITUZIONE E FINALITA’ DEI SERVIZI EDUCATIVI PER L’INFANZIA
Art. 1
Indirizzi generali
Tenuto conto che la Legge Regionale n. 9 del 2003 pone in capo ai Comuni la responsabilità di autorizzare e di accreditare i servizi educativi per l’infanzia sia a gestione pubblica che privata:
L’Amministrazione Comunale di Jesi istituisce e gestisce i propri servizi educativi per l’infanzia in modo tale che costituiscano, insieme a quelli privati, un sistema orientato a leggere e rispondere in chiave diversificata, alla espressione dei bisogni da parte delle famiglie.
I servizi educativi per l’infanzia di Jesi costituiscono una rete di opportunità educative e sociali che favoriscono, in stretta integrazione con le famiglie, l’armonico sviluppo psicofisico e sociale ed il pieno sviluppo della personalità delle bambine e dei bambini.
I servizi educativi per l’infanzia di Jesi promuovono la realizzazione di politiche di prevenzione e recupero del disagio fisico, psicologico e sociale in comunicazione con le altre istituzioni educative sanitarie e scolastiche presenti sul territorio.
I servizi educativi per l’infanzia del Comune di Jesi sono luoghi di elaborazione e diffusione di un’aggiornata cultura dell’infanzia.
Art.2
Principi fondamentali di erogazione del servizio
I servizi educativi per l’infanzia sono svolti nel rispetto dei principi generali stabiliti per l’erogazione dei servizi pubblici.
In particolare, vengono individuati i seguenti principi fondamentali:
- Eguaglianza: Nessuna distinzione, in sede di ammissione ovvero in corso di fruizione del servizio, può essere compiuta per motivi riguardanti sesso, appartenenza culturale, lingua, religione, opinioni politiche e condizioni personali del bambino e/o della sua famiglia.
- Imparzialità: le prestazioni vengono erogate secondo criteri di obiettività, giustizia e imparzialità.
- Continuità: Nell’ambito degli orari e dei periodi di apertura stabiliti annualmente dall’Amministrazione comunale, i servizi devono essere assicurati continuativamente e regolarmente. Eventuali chiusure temporanee possono essere disposte solo a fronte di eventi straordinari e imprevedibili, per motivi di igiene, ordine e sicurezza pubblici. In tali casi vengono adottate misure volte ad arrecare il minor disagio possibile al bambino e alla sua famiglia;
- Partecipazione: La gestione deve favorire la massima partecipazione degli utenti, che hanno diritto di verificare la corretta erogazione del servizio, esprimere periodicamente le proprie valutazioni circa la qualità delle prestazioni, secondo le modalità e procedure previste dal presente Regolamento.
Titolo II
TIPOLOGIE
Art. 3
Definizione dei servizi
I servizi educativi per l’infanzia (da 0 a 3 anni) di Jesi sono costituiti da:
- nidi d’infanzia e centri per l’infanzia
- servizi integrativi: spazi per bambini, bambine e per famiglie.
I servizi integrativi sono volti a garantire ulteriori risposte flessibili, complementari e differenziate alle esigenze dei bambini e delle famiglie, attraverso soluzioni diversificate, sul piano strutturale e organizzativo.
Art. 4
Che cos’è il nido d’infanzia
Il nido d'infanzia è un servizio educativo che accoglie bambine e bambini in età compresa tra tre mesi e tre anni, con la funzione di promuoverne il benessere psicofisico, favorirne lo sviluppo delle competenze ed abilità, contribuire alla formazione della loro identità personale e sociale, sostenere ed affiancare le famiglie nel compito di assicurare le condizioni migliori per la loro crescita. Il nido facilita anche l'accesso al lavoro in un quadro di pari opportunità, equità e reciprocità per entrambi i genitori. Il nido promuove la partecipazione attiva della famiglia alla costruzione del percorso educativo e la continuità educativa con l'ambiente sociale, anche attraverso processi di socializzazione e collaborazione con gli operatori e con gli strumenti di partecipazione della scuola dell'infanzia, secondo progetti pedagogici integrati.
Art. 5
Che cos’è il centro per l’infanzia
Il centro per l’infanzia è un servizio che accoglie bambine e bambini in età compresa tra tre mesi e tre anni e svolge le funzioni previste per il nido d’infanzia, in forma più flessibile e articolata, con orari, modalità organizzative e di accesso tali da consentire alle famiglie maggiori opzioni, quali frequenze diversificate e fruizioni parziali o temporanee.
Il centro per l’infanzia può anche prevedere attività di integrazione fra nido e scuola dell’infanzia, nonché spazi di aggregazione per bambini e genitori.
Art. 6
Che cos’è lo spazio per bambini, bambine e per famiglie
Lo spazio per bambini, bambine e per famiglie è un servizio che offre un contesto qualificato per esperienze di socializzazione, apprendimento e gioco e momenti di comunicazione e incontro per gli adulti sui temi dell’educazione e della genitorialità. Privilegia un lavoro rivolto alle bambine e ai bambini con un adulto accompagnatore (genitori o loro sostituti), con l’educatore come figura stabile di riferimento. L’organizzazione delle attività è impostata su criteri di flessibilità sulla base delle esigenze dell’utenza e delle finalità prevalentemente ludiche, relazionali e sociali del servizio.
Titolo III
PRINCIPI E LINEE GENERALI
Art. 7
Nidi e centri per l’infanzia: cosa offrono
Nidi e centri per l’infanzia privilegiano un lavoro per piccoli gruppi, con l’educatore come figura stabile di riferimento per i bambini e per le famiglie, e sono organizzati in sezioni.
La sezione rappresenta l’unità minima e può essere organizzata in base a criteri relativi all’omogeneità dell’età e allo sviluppo globale delle bambine e dei bambini o alla loro eterogeneità, secondo le scelte pedagogiche e la specifica progettazione educativa.
Gli spazi destinati ai bambini sono distribuiti in idonei locali unici o separati adibiti a:
- attività educative e ludiche individuali e di gruppo;
- pranzo;
- riposo.
La stimolazione delle potenzialità conoscitive dei bambini dai tre mesi ai tre anni si compie attraverso l’offerta di un ambiente fisico, sociale e relazionale che renda possibile l’attivazione delle competenze cognitive, affettive e motorie di ogni bambino.
L’organizzazione degli spazi, degli arredi e i materiali a disposizione dei bambini consentono un grado appropriato di autonomia a seconda della fascia d’età e rendono possibili esperienze di gioco e di apprendimento.
I momenti di cura sono occasioni di intenso scambio affettivo, nonché di stimolazione e potenziamento dell’autonomia.
L’organizzazione di attività in piccolo gruppo aiuta i bambini ad avere scambi sociali positivi con gli altri bambini; nidi e centri per l’infanzia diventano luogo di sperimentazione di socialità diffusa dove essi vivono e apprendono le prime regole di una comunità extra-familiare.
Nei nidi e nei centri per l’infanzia si è attenti al delicato equilibrio tra il bisogno del bambino di esplorare il mondo da solo e il bisogno di aiuto ed intervento dell’adulto.
Art. 8
L’ambientamento
L’ambientamento indica l’avvio alla nuova vita di relazione del bambino nel nido.
Esso avviene con gradualità e in collaborazione con le famiglie. Il percorso di ambientamento è caratterizzato da elasticità di orario e dalla presenza di una figura parentale, secondo modalità concordate tra genitori e personale educativo, tenute presenti, prioritariamente, le esigenze dei bambini.
Il personale educativo, inoltre, cura in modo particolare l’osservazione e la documentazione di tale percorso.
Prima che abbia inizio la frequenza, i genitori del bambino sono invitati a tenere con gli educatori un colloquio preliminare, volto a scambiare conoscenze e informazioni specifiche e avviare un rapporto di scambio e fiducia, nonché a presentare in maniera approfondita le modalità e il significato dell’ambientamento, le condizioni, i tempi, ecc.
Art. 9
L’alimentazione
Il pasto costituisce un momento significativo della vita quotidiana di un servizio educativo per l’infanzia; esso rappresenta, infatti, un’importante opportunità di relazione e di socializzazione tra adulti e bambini e tra i bambini stessi.
Sono, dunque, predisposti ambienti sereni, caratterizzati da tempi lenti, privi di fretta e ansia. Gli educatori siedono con i bambini, parlano con loro e creano un’occasione per socializzare, apprendere e incoraggiare l’autonomia.
Il pasto, inoltre, rappresenta un passaggio chiave per la salute e il benessere del bambino: l’alimentazione riveste un ruolo importante e deve essere particolarmente curata quando si rivolge a bambini da zero a tre anni. Fin dalla nascita è importante abituare il piccolo a mangiare in modo nutrizionalmente corretto.
I pasti che si svolgono sono: una piccola colazione, il pranzo e la merenda.
Il menù proposto a bambine e bambini che hanno concluso lo svezzamento è studiato dal dietista e/o biologo nutrizionista e dev’essere vidimato dall’AST di Ancona.
Per il nido “O. Romero” i pasti sono preparati internamente, per i centri per l’infanzia i pasti vengono forniti dalla cucina centralizzata della società Jesiservizi s.r.l.
E’ garantito il rispetto delle abitudini alimentari religiose delle famiglie.
È possibile richiedere, dietro presentazione di certificato medico, una dieta personalizzata.
I menù sono affissi all’entrata del servizio, gli educatori sono a disposizione dei genitori per stabilire buone abitudini alimentari e discutere con loro qualsiasi dubbio o questione legato all’alimentazione.
Art. 10
La salute
Il benessere delle bambine e dei bambini in comunità dipende dall’equilibrio tra le esigenze affettive, educative, nutrizionali e igienico-sanitarie.
Per questo motivo il Comune di Jesi si impegna a curare la formazione del personale, l’aggiornamento delle norme igienico-sanitarie e l’adeguamento delle strutture e delle attrezzature alle norme vigenti.
Al fine di preservare lo stato di salute del minore e della collettività con cui il medesimo viene a contatto, il comma 3 dell’art. 3 del D.L. 73/2017 conv. con mod. in L. 119/2017 e l’art. 1 bis della L.R. 28/2017 e s.m.i. stabiliscono che l’osservanza dell’obbligo vaccinale costituisce requisito di accesso ai nidi/centri per l’Infanzia.
In fase di compilazione della domanda di iscrizione, il richiedente dovrà attestare, sotto forma di dichiarazione sostitutiva di atto notorio, l’effettuazione delle vaccinazioni obbligatorie, ovvero l'esonero, l'omissione o il differimento delle stesse in relazione a quanto previsto dall'articolo 1 del medesimo D.L., o la presentazione della formale richiesta di vaccinazione all'azienda sanitaria territorialmente competente.
Le dichiarazioni sostitutive di atto notorio saranno controllate d’ufficio tramite richiesta all’azienda sanitaria territorialmente competente.
Prima dell’ammissione al servizio la documentazione vaccinale originale dovrà essere esibita al personale preposto della struttura di riferimento.
La mancata esibizione della suddetta documentazione, comporta la decadenza dall’iscrizione ai servizi educativi per l’infanzia e l’impossibilità di accesso al servizio.
In fase di ammissione è richiesto, inoltre, il certificato del pediatra di famiglia che attesti lo stato di salute del bambino.
In seguito ad assenze per malattie esantematiche e/o patologie che possono essere trasmesse alla comunità infantile, il bambino sarà riammesso al nido dietro presentazione del certificato medico.
Gli educatori somministrano medicinali solo in caso di patologie croniche, documentate da certificato medico.
Qualora il bambino manifesti sintomi riferibili alla sussistenza di malattie infettive e/o una evidente condizione generale di malessere, sarà cura degli educatori contattare tempestivamente la famiglia con la quale verranno concordate le modalità di allontanamento.
In caso di incidente e/o grave malore del bambino, che richieda un intervento urgente, gli educatori si occupano del primo soccorso e allertano le autorità competenti, preoccupandosi di informare i genitori in maniera tempestiva ai contatti utili dati in sede di iscrizione.
Art. 11
Organizzazione degli spazi e dei materiali
Gli spazi interni ed esterni, gli arredi, la scelta e la disposizione dei materiali orientano adulti e bambini e rendono possibili l’esplorazione, la scoperta, il gioco, le attività collaborative, la concentrazione, l’intimità e l’inclusione di tutti i bambini.
La progettazione dell’ambiente è pensata per le ricadute educative che ha sulle condotte infantili in considerazione della sua configurazione, per il significato sociale in esso incorporato, per le tipologie di esperienze che vengono rese possibili e per le qualità culturali che lo contrassegnano.
Titolo IV
FUNZIONAMENTO
Art. 12
Orari e condizioni di utilizzo dei servizi
I nidi e i centri per l’infanzia di Jesi aprono:
- per l’anno educativo da settembre a giugno, secondo un calendario stabilito annualmente;
- per il servizio estivo nel mese di luglio.
L’organizzazione dei servizi e degli orari viene stabilita annualmente sulla base delle esigenze degli utenti ed approvata come atto di indirizzo gestionale da parte della Giunta comunale.
Art. 13
Modalità d’accesso
L’ammissione ai nidi e ai centri per l’infanzia avviene presentando domanda al Servizio comunale preposto, nei tempi e nei modi indicati dall’apposito bando pubblicato sul sito internet del Comune.
Il Comune stabilisce le modalità e i tempi di ammissione dei bambini.
I criteri della graduatoria, nell’ottica della massima trasparenza, verranno comunicati e illustrati ai genitori al momento della domanda.
In caso di domande in eccesso, verrà compilata una graduatoria, cui si attingerà durante l’anno, in caso di liberazione di posti per rinunce volontarie.
I genitori invitati due volte all’inserimento devono motivare il rimando dell’ammissione del bambino; in caso contrario, saranno considerati rinunciatari al posto.
Art. 14
Frequenza, assenze, uscita dei bambini dai servizi
E’ opportuno che il bambino frequenti regolarmente, per favorire una continuità di relazione con gli educatori e gli altri bambini e per partecipare attivamente alle opportunità educative, di cura, relazione e gioco.
Le assenze per malattia non possono superare i due mesi e devono essere giustificate da certificato medico. In tale periodo, per il mantenimento del posto al nido, dovrà comunque essere corrisposta la quota fissa mensile.
Assenze diverse, superiori alla settimana e comunque non oltre il mese, dovranno essere autorizzate dal Coordinamento Tecnico Pedagogico. In tale periodo, per il mantenimento del posto, dovrà comunque essere corrisposta la quota fissa mensile.
Qualora i genitori non possano andare personalmente a riprendere il bambino, possono delegare, attraverso sottoscrizione di apposito modulo predisposto dall’ufficio, altre persone di loro fiducia. Si precisa che il bambino non potrà comunque essere consegnato a minori di anni 18, anche se appartenenti alla famiglia.
Art. 15
Ricettività dei servizi
L’Amministrazione determina annualmente la ricettività dei singoli servizi e l’assegnazione del personale ai medesimi, nel rispetto del criterio generale della continuità.
La ricettività dei singoli servizi è commisurata ai valori di rapporto spazio/bambini previsti dalle vigenti norme e calcolati sulle quote di frequenza massima, nonché al rispetto del rapporto personale bambini.
Titolo V
ORGANIZZAZIONE GESTIONALE
Art. 16
Organizzazione del lavoro
Il personale – educativo e ausiliario – è assegnato ai singoli servizi nel rispetto delle normative legislative e contrattuali in materia di rapporto numerico personale/bambini, tenendo conto del complessivo orario di apertura e dell’articolazione dei turni.
A) IL COORDINAMENTO TECNICO PEDAGOGICO
Art. 17
Direzione e supporto tecnico-pedagogico per i servizi
Il Coordinamento tecnico pedagogico per i servizi educativi per l’infanzia è formato dal responsabile delle attività educative e da un coordinatore pedagogico/gestionale; se presente ne fa parte di diritto anche l’eventuale pedagogista consulente.
Art. 18
Compiti del Coordinamento
Cura l’unitarietà, la coerenza e la continuità degli interventi; verifica la loro efficacia anche nella direzione di ottimizzare, nell’ambito di parametri di qualità, l’impiego razionale delle risorse;
E’ responsabile della realtà organizzativo-gestionale dei servizi educativi per l’infanzia effettuando un lavoro di progettazione, controllo ed analisi costante della qualità ed efficienza dei servizi pubblici e, in caso, convenzionati; collabora alla definizione del programma di attuazione dei servizi, tenendo conto di quanto previsto dal piano di zona di cui all’art.19, comma 1, della legge 328/2000 e delle risorse finanziarie disponibili;Collabora alla definizione degli orari di apertura dei servizi, delle forme di partecipazione degli stessi, dei criteri di accesso e del loro utilizzo; collabora alla definizione delle modalità di gestione ed al concorso della spesa da parte degli utenti; supporta il personale dei servizi nella progettazione e nella realizzazione degli interventi educativi e ne verifica i risultati; effettua il sostegno professionale alla attività degli educatori e avvia iniziative di sperimentazione; promuove il confronto con le famiglie e predispone i piani di formazione del personale; organizza e segue l’aggiornamento degli educatori in un’ottica di formazione permanente; cura l’aspetto della documentazione elaborata all’interno dei servizi; garantisce il raccordo tra i diversi servizi educativi per l’infanzia e altre realtà educative e sanitarie del territorio.
B) ORGANIZZAZIONE INTERNA AI SERVIZI
Art. 19
Il Collettivo
Il personale, educativo e non, assegnato ad ogni singolo servizio si identifica con un Collettivo.
Il Collettivo si organizza secondo il principio della collegialità, elabora i programmi di lavoro e ne garantisce la realizzazione, la verifica e la documentazione, nonché il loro continuo aggiornamento, nell’ambito delle linee di indirizzo generale dell’Amministrazione.
Il principio della collegialità permette, inoltre, di condividere la responsabilità educativa, armonizzare le scelte metodologiche, identificare e ripartire le funzioni diverse in una logica di complementarietà, unitarietà e integrazione, e si realizza attraverso momenti di lavoro comune, formali ed informali.
Art. 20
Referente di struttura
Il Referente di struttura è un educatore scelto dal Collettivo del personale con rotazione annuale. Al Referente vengono affidate semplici funzioni di coordinamento ed organizzazione quotidiana interna alla struttura stessa.
In caso di necessità ed urgenza, assume iniziative volte a garantire la sicurezza e l’efficienza del servizio.
Il Referente di struttura non è esonerato dai normali compiti di educatore.
L’Amministrazione Comunale ed il Coordinamento tecnico pedagogico fanno riferimento al Referente per qualsiasi problema o informazione di servizio. Il referente provvede a convocare le assemblee dei genitori come da regolamento, attraverso comunicazione verbale individuale ed avviso scritto affisso all’albo della struttura educativa di riferimento e trasmesso all’ufficio comunale con successivo verbale.
Art. 21
Il personale educativo
L’educatore è un operatore qualificato con approfondite conoscenze psico-pedagogiche relative alla fascia evolutiva zero/tre anni; opera per favorire il processo formativo delle bambine e dei bambini e mette in atto le modalità relazionali più adatte a favorire il loro sviluppo psicofisico.
Collaborando con il referente di struttura, il personale educativo garantisce un raccordo continuo con le famiglie.
Promuove la partecipazione delle famiglie alle attività e alla vita dei servizi organizzando allo scopo un programma organico e coerente di situazioni d’incontro (colloqui, incontri di piccolo gruppo o di sezione, assemblee, laboratori con i genitori, feste, ecc.) che si svolgono con regolarità nel corso dell’anno educativo.
Art. 22
Il personale ausiliario
Il personale ausiliario collabora con il personale educativo nello svolgimento della vita quotidiana dei servizi.
La collaborazione tra personale educativo e ausiliario è essenziale per dare coerenza alla progettazione educativa degli ambienti, dell’organizzazione della giornata e delle diverse attività che si svolgono.
Art. 23
L’aggiornamento professionale
L’orario di lavoro del personale educativo prevede la disponibilità di un monte ore annuale per attività di programmazione, gestione sociale ed aggiornamento.
L’orario di lavoro del personale ausiliario prevede altresì che un’ora di servizio settimanale venga destinata alla costituzione di un monte ore annuale da utilizzare per la formazione e l’aggiornamento professionale.
Il Coordinamento tecnico pedagogico provvede ad organizzare forme di aggiornamento da destinare agli operatori dei servizi educativi per l’infanzia.
L’eventuale svolgimento dei progetti rientra nell’uso del monte ore annuale previsto per la programmazione, la gestione sociale e l’aggiornamento.
C) LA PARTECIPAZIONE DELLE FAMIGLIE ALLA GESTIONE
Art. 24
Principi generali
I servizi educativi per l’infanzia di Jesi valorizzano il ruolo delle famiglie come soggetti attivi, garantendo loro la massima informazione sulla gestione e la più ampia partecipazione.
Offrono occasioni di incontro con i genitori, organizzando momenti di confronto sulla vita dei servizi e su tematiche che riguardano la genitorialità. I servizi educativi per l’infanzia sono infatti l’ambito privilegiato dove la genitorialità e l’educazione dei bambini, si trovano ad essere una questione non privata ma sociale.
I servizi educativi per l’infanzia sono aperti a raccontare se stessi e a porsi come luogo di scambio tra gruppi di genitori.
In particolare lo spazio per bambini, bambine e per le famiglie è un luogo specifico dove i genitori hanno la possibilità di momenti di gioco, di condividere ed elaborare gli atteggiamenti educativi all’interno di gruppi di discussione tra genitori.
Art. 25
Il Consiglio per la gestione della rete dei Servizi educativi per l’infanzia
Nei servizi educativi per l’infanzia di Jesi è istituito un Consiglio di Gestione che ha come finalità la promozione della partecipazione delle famiglie alla vita dei Servizi Educativi per l’infanzia.
Il Consiglio per la gestione della rete dei Servizi educativi per l’infanzia si propone quale garante dell’unitarietà di obiettivi ed omogeneità qualitativa delle singole offerte educative.
Art. 26
Composizione del Consiglio per la gestione della rete dei Servizi educativi per l’infanzia
Il Consiglio dei Servizi educativi per l’infanzia è così composto:
- Un genitore per ciascuna struttura educativa
- 2 tecnici – rappresentati dal coordinamento tecnico pedagogico dell’ufficio comunale preposto
- 1 tecnico in rappresentanza del soggetto gestore dei servizi in concessione
- L’assessore pro tempore.
Nella prima riunione, il Consiglio elegge il Presidente.
Il Consiglio si riunisce almeno una volta l’anno.
Art. 27
Durata del Consiglio per la gestione della rete dei Servizi educativi per l’infanzia
Il Consiglio dei Servizi educativi per l’infanzia resta in carica per 3 anni. In corso di validità è previsto il subentro di nuovi membri, a sostituzione dei genitori i cui figli abbiano terminato di frequentare i servizi, o di altri membri comunque decaduti.
Art. 28
L’Assemblea dei genitori
In ciascun servizio si riunisce almeno due volte l’anno l’assemblea dei genitori.
L’Assemblea dei genitori ha la finalità di interagire con gli educatori per organizzare iniziative, valorizzare l’attività e quant’altro necessario al corretto andamento della struttura.
Nella prima riunione, che sarà convocata prima dell’inizio di ciascun anno educativo, sarà nominato il rappresentante dei genitori al Consiglio per la gestione della rete dei servizi educativi per l’infanzia.
Titolo VI
CRITERI PER LA FORMAZIONE DELLA GRADUATORIA DI ACCESSO AI SERVIZI EDUCATIVI PER L’INFANZIA
Art. 29
Diritto all’ammissione
Possono esser ammessi ai servizi educativi per l’infanzia tutti i bambini residenti nel comune di Jesi.
L’ammissione di bambini residenti in altri comuni è possibile solo in caso di convenzione con gli stessi.
I bambini già frequentanti i servizi educativi nell’anno educativo precedente, hanno diritto di precedenza nell’accesso al servizio per quello successivo. In particolare, viene loro accordata la precedenza nell’eventuale cambio di servizio o di tipologia. Tale diritto non è automatico ma sottoposto alla presentazione di una domanda di riconferma.
Art. 30
Termini per la costituzione delle graduatorie di ammissione
Annualmente, entro il mese di aprile, vengono aperte le iscrizioni con appositi bandi pubblici.
Le iscrizioni sono presentate esclusivamente in modalità online tramite il portale dei servizi del Comune di Jesi.
L’accesso al portale da parte del richiedente avviene con l’utilizzo dell’identità digitale (SPID o CIE).
Art. 31
Formazione delle graduatorie
La graduatoria, unica per tutti i servizi, è predisposta annualmente, entro il mese di giugno, secondo i criteri di cui al successivo art. 35, a cura del coordinamento tecnico-pedagogico.
La graduatoria provvisoria viene approvata con Determinazione Dirigenziale e resa pubblica attraverso la rete civica. Entro 7 giorni dalla pubblicazione gli interessati, qualora dovessero rilevare eventuali errori nell’attribuzione dei punteggi, possono presentare richiesta di revisione della graduatoria.
Successivamente verrà pubblicata la graduatoria definitiva, approvata con Determinazione Dirigenziale.
Art. 32
Punteggi e criteri di priorità nidi e centri per l’infanzia
Ammissione con priorità assoluta
- Bambini con disabilità (certificazione richiesta: riconoscimento 104/92)
- Bambini appartenenti a nuclei familiari con grave disagio sociale, economico o sanitario documentato dai competenti Servizi Sociali (certificazione richiesta: relazione dei Servizi Sociali) Tale documentazione sarà valutata da apposita Commissione.
- Condizione di orfano di uno o entrambi i genitori (certificazione richiesta: dichiarazione del genitore o di chi ne fa le veci).
Ammissione con graduatorie
- Punteggi assegnati
- Punteggio complessivo 55 punti così ripartiti:
- Provenienza dalla lista d’attesa dell’anno precedente attribuzione: 2 punti
- Per particolari situazioni familiari: 18 punti
- Presenza di un unico genitore che si occupa del figlio all’interno del nucleo familiare (certificazione richiesta per stato di abbandono: relazione dei servizi sociali)
- Genitori separati o divorziati (certificazione richiesta: dichiarazione da parte del genitore degli estremi della sentenza di separazione o divorzio, passibile di verifica e controllo da parte comunale)
- Per il numero dei figli: 10 punti
- 2 figli: Punti 3
- 3 figli: Punti 5
- 4 figli: Punti 7
- più di 4 figli: Punti 9
- iscrizione di figli gemelli: 1 Punto in più
(certificazione richiesta: autocertificazione dello stato di famiglia)
- Per l’impegno lavorativo dei genitori: 22 punti massimo
- Genitori entrambi lavoratori a tempo pieno: (orario pari o superiore a 30 h)(1) Punti 20
- Genitori di cui uno lavoratore a tempo pieno e l’altro part-time (orario pari o superiore alle 20 ore)(1): Punti 18
- Genitori di cui uno lavoratore a tempo pieno e l’altro part-time (orario inferiore alle 20 ore)(1): Punti 16
- Genitori entrambi lavoratori part-time (orario inferiore alle 20 ore): Punti 14
- Genitori di cui uno lavoratore e l’altro non occupato: Punti 8
- Genitori studenti non lavoratori(2): Punti 8
- Genitori entrambi non occupati: Punti 4
- Attività svolta oltre i 40 Km dalla residenza: Punti 2
NOTE: In presenza di un solo genitore verranno attribuiti i medesimi punteggi previsti per la coppia genitoriale.
(1) Per il personale docente fare riferimento al CCNL Scuola.
(2) documentazione richiesta: autocertificazione dell’iscrizione ad un corso regolare di studio con menzione degli esami sostenuti.
- Assenza di sostegno parentale: 3 punti massimo
Presenza di nucleo familiare senza il sostegno parentale dei nonni nella città di Jesi. Per ogni nonno/a in condizione di non disponibilità viene attribuito un punteggio pari a 0,75, per un massimo di 3 punti.
Le condizioni ammesse a giustificare la non disponibilità sono:- deceduto/a;
- residente fuori dal Comune di Jesi;
- motivi di salute: invalidità pari o superiore al 75%;
- familiare convivente di soggetto non autosufficiente;
- età superiore a 75 anni;
- lavoratore/trice in attività.
A parità di punteggio, la precedenza viene accordata in base alla data di nascita, partendo dal più grande per ciascuna graduatoria (piccoli 0/12 mesi e medi/grandi 13/36 mesi).
Titolo VII
TARIFFE E PAGAMENTO DEL SERVIZIO
Art. 33
Tariffe
Le tariffe vengono stabilite annualmente dall’Amministrazione Comunale e si basano su fasce di reddito.
Per l’applicazione della fascia di reddito di competenza viene richiesta la dichiarazione ISEE.
Controlli a campione sulla veridicità delle dichiarazioni saranno effettuati con la collaborazione della Guardia di Finanza.
In caso di mancata presentazione viene attribuita la tariffa massima.
La tariffa è costituita da una quota fissa mensile e da una quota giornaliera di presenza.
La quota fissa mensile dovrà essere corrisposta indipendentemente dalle presenze.
Il primo mese di ammissione del bambino è prevista solamente una quota giornaliera di pagamento, suddivisa per fasce di reddito, in base al numero di presenze effettuate.
Art. 34
Modalità di Pagamento
Il pagamento dovrà essere effettuato entro la data di scadenza indicata sull’avviso di pagamento.
Il mancato pagamento della retta entro la scadenza e nella misura dovuta per almeno due mensilità, potrà comportare la decadenza dall’assegnazione del posto, con conseguenti dimissioni d’ufficio dell’utente moroso, ad eccezione di famiglie in situazione di disagio socio-economico accertata dai servizi preposti.
I ripetuti ritardi nei pagamenti potranno comportare l’applicazione di una indennità di mora pari all’1% della quota fissa.
La famiglia può recedere dal servizio comunicandolo per iscritto al gestore entro il giorno 25 del mese precedente a quello per il quale si intende rinunciare. Il ritardo comporterà la corresponsione della quota fissa anche per il mese successivo, salvo il caso di tempestiva sostituzione che consenta di addebitare la retta al soggetto subentrante.
Art. 35
Partecipazione economica delle famiglie
Ai sensi del comma 2 dell’art. 9 del D. Lgs. 65/2017 gli Enti locali possono prevedere agevolazioni tariffarie sulla base dell'indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 dicembre 2013, n. 159, nonché l'esenzione totale per le famiglie con un particolare disagio economico o sociale rilevato dai servizi territoriali.
Art. 36
Recupero crediti
Il mancato pagamento della tariffa darà luogo al recupero coattivo del credito.