Le suore Clarisse di Santa Chiara si trasferirono, agli inizi del Seicento, nel grandioso monastero voluto dalla nobiltà jesina "per monacarvi figlie e sorelle quando non rientravano nel gioco degli interessi familiari" e costruito nell'area dell'attuale ex Appannaggio.
A seguito delle vicende napoleoniche, il convento venne espropriato e passò di proprietà ad Eugenio di Beauharnais, Duca di Leuchtemberg. Ceduto nel 1845 allo Stato, passò alcuni anni più tardi al Comune che lo fece risistemare dall'ingegnere Raffaele Grilli per nuove funzioni pubbliche.
Il palazzo ospita al piano terra uffici e magazzini, ai piani superiori il Liceo Classico e la sede dei Carabinieri. Il cortile è adibito a parcheggio