Le allegre comari di Windsor

L’amore e il matrimonio, la vendetta e la gelosia, la ricchezza e la divisione della società in classi sociali. “Le allegre comari di Windsor” di William Shakespeare sarà interpretato dagli allievi del terzo anno del laboratorio teatrale dell’associazione Res Humanae di Jesi, in collaborazione con la compagnia La Barcaccia.

“Le allegre comari di Winsor”, che appartiene al nuovo genere di “commedia degli humours” che tanto andava di moda a cavallo fra il Cinquecento e il Seicento, ha come caratteristiche una serie di tipi o ruoli fissi: il millantatore, l’intrigante, il burbero, la moglie scaltra, il marito geloso.  L’opera originale, come tutte quelle di Shakespeare, presenta un intreccio di storie, personaggi e vicende, dove il titolo più adatto potrebbe essere “Chi la fa l’aspetti”, un continuo vendicarsi di chi ha tramato un piano verso qualcuno.
Questa commedia ha datazione fra le più dibattute dell’intero repertorio shakespeariano, come anche la motivazione della sua stesura: c’è chi sostiene sia stata la Regina Elisabetta in persona, dopo aver assistito con immenso dispiacere alla morte di Falstaff nell’Enrico V, a chiedere a Shakespeare di scrivere un’opera interamente dedicata al mattatore dei due testi precedenti: Enrico IV ed Enrico V.
La versione in scena al Piccolo, con la regia di Loris Barzon, è un mix di diverse riscritture e porta al centro solo una vicenda: tutto comincia, si sviluppa e finisce intorno a Falstaff. Le lettere d’amore che il Cavaliere invia identiche a tutte le signore di Windsor, comprese le signore Page e Ford, sono lo stimolo per trasformare il solito pomeriggio di tè very british in un fantasioso gioco dell’immaginazione, al “chi la fa l’aspetti”. Sono le donne a condurre l’intero spettacolo, donne “libere”, oltre che “allegre”; proprio perché libere di pensare e agire come le donne di oggi, ma non fino alla fine, prigioniere di pregiudizi, e dei giudizi degli altri, tranne una: Anne, che va per la sua strada non sottostando a quello che è il volere dei suoi genitori.

Le allegre comari di Windsor

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