Le dichiarazioni apparse in questi giorni sulla stampa relative
alla questione dei contratti a termine, l'ultima delle quali da parte del segretario
dello Sdi, meritano una precisazione di fondo, per non ingenerare nell'opinione
pubblica l'errato convincimento che il Comune non abbia rinnovo alcuni contratti
a termine allo scopo di risanare il bilancio, tenuto conto che non è
certo il peso di cinque o sei contratti ad incidere sullo stato finanziario
dell'ente.
Ritengo piuttosto che una corretta politica di gestione del personale da parte
del Comune presupponga che le assunzioni a tempo determinato vengano effettuate
quando vi è un aumento del carico di lavoro per un periodo ben definito,
quando c'è carenza di organico o quando mancano professionalità
specifiche all'interno della struttura. Dovrebbero rivestire cioè carattere
di eccezionalità ed urgenza, necessariamente delimitate nel tempo.
Un Comune, insomma, deve essere in grado di sfruttare al meglio le professionalità
presenti, senza reiterare all'infinito situazioni temporanee alcune delle quali,
come nel nostro caso, scontavano il fatto che ulteriori proroghe non erano comunque
possibili proprio dalle normative sul lavoro.
Spiace molto anche a me che alcuni giovani - tra l'altro davvero bravi e professionalmente
preparati - non si siano visti rinnovare il contratto a tempo determinato. Ma,
ripeto, la logica di queste assunzioni temporanee è legata espressamente
ad un periodo particolare e delimitato, non possono essere fatte o reiterate
per accontentare qualcuno.
Jesi, 5 agosto 2005
Fabiano Belcecchi
Sindaco di Jesi