Caro Achille,
sono un convinto assertore della democrazia partecipata e dunque, per quello
che mi compete, sono più che favorevole alla tua proposta di un Consiglio
comunale aperto alla cittadinanza sul Piano di rete della telefonia mobile che
mi fa piacere tu condivida, visto che punta a governare nel rispetto della legge
e dei sacrosanti diritti dei cittadini quel fenomeno conosciuto come "antenna
selvaggia".
Faccio però fatica a comprendere le tue affermazioni circa il presunto
scarso coinvolgimento dei consiglieri comunali su questo tema. Come certamente
saprai, il Piano di rete - al di là di una mezza dozzina di passaggi
in Giunta - è stato infatti oggetto di comunicazioni sia in commissione
consiliare sia in una apposita commissione congiunta, insieme anche ai Consigli
circoscrizionali, lo scorso 13 settembre. In quest'ultima riunione, poi, erano
presenti anche tutti i tecnici che ci hanno supportato in questo progetto. Sempre
in merito a quest'incontro, ricordo inoltre che si è chiesta espressamente
la collaborazione dei consiglieri tant'è che si è deciso di lasciare
il documento "aperto" alle loro osservazioni ed integrazioni per una
decina di giorni. Dei tanti presenti, l'unico che ha colto l'opportunità
è stato in verità il consigliere Grassetti che ha presentato un
contributo, in parte accolto, al testo della convenzione.
A tutto ciò si aggiungono anche gli incontri pubblici organizzati dalle
circoscrizioni dove diversi consiglieri comunali hanno colto l'opportunità
di approfondire l'argomento.
Ggli stessi consiglieri hanno inoltre la facoltà di partecipare alla
conferenza dei servizi, predisposta ai sensi di legge, prevista per domani (giovedì
21 aprile). Senza dimenticare, poi, che avremo modo di un ulteriore e conclusivo
confronto nella commissione che terremo - come di consueto - il mercoledì
che precede la seduta di Consiglio.
Circa il coinvolgimento della cittadinanza, non potrai negare che questa delle
antenne sia stata una delle pratiche di questo mio assessorato che è
stata caratterizzata da un'informazione talmente ampia da stimolare incontri,
assemblee, confronti con comitati, interventi di Arpam, Asl, docenti universitari,
esperti in materia che hanno tutti sottolineato come il percorso intrapreso
da Jesi su un problema così delicato come quello delle antenne per la
telefonia mobile rappresenti un modello da portare ad esempio.
Per quanto riguarda infine il fenomeno dell'elettrosmog, come certamente ricorderai,
è stato ofggetto di discussione nell'ambito di due forum pubblici sullo
stato dell'ambiente, organizzati da Agenda 21. Uno specifico capitolo peraltro
è stato ad esso dedicato all'interno del rapporto sullo stato dell'ambiente,
discusso in commissione consiliare e votato dal Consiglio comunale lo scorso
luglio.
Jesi, 20 aprile 2005
Daniele Olivi
Assessore all'Ambiente